Codogno: erbacce e staccionata rotta, la ciclabile è uno scempio

Codogno, degrado sul percorso che collega a San Fiorano

Molti ciclisti e pedoni stanno protestando (Gazzola)

Molti ciclisti e pedoni stanno protestando (Gazzola)

Codogno, 24 agosto 2017 - Camminare o andare in bicicletta lungo la ciclabile che collega Codogno a San Fiorano è diventata un’impresa tra erbacce e situazioni di degrado e pericolo: il primo tratto «codognese», almeno fino all’inizio del cavalcavia della provinciale, è completamente abbandonato a sè stesso. Una vera e propria vergogna per chi ogni giorno percorre il percorso protetto. Gli arbusti e la vegetazione ormai senza controllo stanno invadendo la zona di passaggio dopo aver praticamente nascosto cordoli e palizzate in legno. Le protezioni, soprattutto nella parte verso i campi, sono quasi inesistenti, crollate sotto i colpi sia di episodi di vandalismi che collassati probabilmente dalla mobilità del terreno.

Un autentico scempio sotto gli occhi di tutti. Diversi fruitori, da tempo, hanno segnalato la circostanza: la situazione è in questo stato da mesi e continuerà a peggiorare se non si interverrà radicalmente in tempi stretti. Il progetto fu ideato e realizzato in sinergia tra la Provincia di Lodi (maggior finanziatore) e i comuni di Codogno e San Fiorano che concorsero in una parte dei costi: i lavori, su una base d’asta di 185 mila euro, furono definiti in due fasi con la prima tranche che riguardava proprio il percorso protetto attualmente sul banco degli imputati terminato già alla fine del 2008. Oggi, il primo tratto è in totale disfacimento. R

esta da capire a chi tocca la manutenzione ordinaria visto che insiste su un tratto di strada provinciale, ma di fatto si trova in territorio comunale, correndo parallela a viale Forlanini. Anche il sottopasso ferroviario (già in territorio di San Fiorano) è abbandonato tra scritte e lampioni rotti. «La competenza della ciclabile che si affaccia su viale Forlanini è nostra – ammette l’assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini –. Ora interverremo in maniera radicale per rimuovere tutti i paletti in legno che sistematicamente vengono abbattuti. Non verranno più riposizionati. Poi contestualmente si passerà alla pulizia generale per rendere l’ingresso della città più decoroso e soprattutto più sicuro per gli utenti».