Capotreno ferito da uno straniero. Procuratore: "Tutto inventato"/ FOTO

Un convoglio diretto a Milano. La polizia di Lodi e la Scientifica hanno analizzato anche tutti i filmati delle telecamere delle ferrovie

Frame video del capotreno

Frame video del capotreno

Santo Stefano Lodigiano, 27 luglio 2017 - Non c'è stata alcuna aggressione sul Regionale Trenord delle 7 da Piacenza a Milano Greco Pirelli. Si era inventato tutto il capotreno che mercoledì 19 luglio aveva denunciato di essere stato accoltellato da un uomo di colore. Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro. Il caso è stato risolto in pochi giorni dalla polizia di Lodi che con la Scientifica ha analizzato anche tutti i filmati delle telecamere delle ferrovie. Poi, gli inquirenti lo hanno messo di fronte alle incongruenze della sua versione e ha confessato tutto.

Dal racconto era scaturito anche il fermo di un giovane nordafricano che sembrava corrispondere all'identikit fornito dal 45enne e invece era stato rimesso in libertà perché dal suo interrogatorio non era emerso alcun elemento a suo carico. Il capotreno aveva detto di avere visto un uomo con atteggiamento sospetto e di avergli chiesto biglietto e documenti, ricevendo in cambio un fendente che solo grazie ai suoi riflessi non gli aveva forato l'addome, trapassandogli la mano da parte a parte.Il capotreno è stato accusato, dunque, di calunnia e simulazione di reato.

L'uomo si è autoinferto la ferita alla mano con un coltello preso dalla sua cucina di casa, mentre era chiuso nel bagno del treno. "Si è inventato tutto, la vicenda va letta come segnale di esasperazione per la situazione che stanno vivendo", ha spiegato il procuratore Chiaro. Il capotreno si sarebbe giustificato spiegando di aver indicato come suo aggressore un ghanese di 25 anni con il quale aveva avuto un alterco il giorno prima e che temeva di rincontrare sul treno. Per questo, ha simulato l'aggressione dando la colpa all'africano, ma la procura sta cercando riscontri a questo alterco che potrebbe non essere mai accaduto. Di certo, dalle telecamere risulta che il giorno dell'aggressione con il capotreno non c'era nessuno e quindi sarà anche accusato di interruzione di pubblico sevizio oltre che di calunnia e simulazione di reato. Adesso, il 45enne vive nella paura di essere sospeso dal servizio. Lo ha confessato lui stesso nell'interrogatorio che si è tenuto ieri in questura nel quale, di fronte alle risultanze delle indagini, ha ammesso di essersi accoltellato da solo. "Nei prossimi giorni continueranno le indagini in merito all'accoltellamento inventato - afferma Alessandro Battista, capo della squadra Mobile - Potrebbe anche trattarsi semplicemente di un mitomane. Dobbiamo anzitutto capire se quest'uomo ha davvero avuto un'accesa discussione, il giorno prima dei fatti, con il ghanese che il giorno dopo ha indicato come il suo accoltellatore come, invece, non era".