Livraga celebra la storica banda Vittadini

L'appuntamento rientra nella rassegna "Gente di Livraga"

La banda di Livraga

La banda di Livraga

Livraga (Lodi), 12 luglio 2017- Serata dedicata alla banda Vittadini nell’ambito della rassegna Gente di Livraga. Domani sera, giovedì 13 luglio, sarà grande festa sul solco delle tradizioni a Livraga. Le iniziative sono state promosse dall’assessorato alla cultura, dalla commissione biblioteca e dal comitato San Fermo e hanno già visto due appuntamenti di successo dedicati ai livraghini Silvano Bescapé, fotografo e collezionista di immagini e Gianni Satta, jazzista di fama. L’appuntamento con la storia del corpo bandistico Vittadini di Livraga sarà il 13 luglio in piazza e in caso di maltempo in sala consiliare. E’ una serata musicale in cui si racconterà la storia dei musicisti che, tra un aneddoto e l’altro, si esibiranno con brani di repertorio.

"Si vuole ringraziare pubblicamente la banda per la collaborazione negli eventi culturali e non solo che garantisce sempre al paese – commenta l’assessore Caterina De Vincenti - L’incontro fa parte di una serie di tappe dedicate a persone o associazioni che, con il proprio operato, hanno contribuito a dare lustro alla nostra località.. Potremo quindi scoprire bellissime fotografie, raccontate da chi le ha scattate, un uomo che definiamo la nostra memoria storica, il fotografo Silvano”. La storia della Vittadini è radicata. Correva l’anno 1880, tempi in cui si moriva di tifo, di pellagra. Gente in condizione disagiata non si è però lasciata abbattere e grazie all’entusiasmo dell’allora organista parrocchiale, Gaetano Grazzani, e la buona volontà di un gruppo di seguaci, si formò il corpo bandistico inizialmente intitolato a Santa Cecilia. Acquistati i primi 16 strumenti, la banda iniziò a suonare, diretta dal maestro Giulio Romano. Per 50 anni i bandisti si autofinanziarono e, con i proventi dei numerosi servizi e rinunciando a qualche vizio, si pagarono strumenti e divise. Nel 1931, il Commendator Giovanni Vittadini, noto possidente residente a Livraga, decise di comprare strumenti, divise e di pagare un prestigioso maestro, Alberto Faleni che seppe trasformare in poco più di un anno una piccola banda campagnola in un grande complesso di circa sessanta elementi, dotato della completa gamma strumentale.