Castiglione, 19 aprile 2014 - Ha chiesto scusa con una lettera riconoscendo di aver sbagliato in quel “maledetto” giorno, il 17 marzo scorso, quando impugnò la sua Beretta calibro 22 presa dall’armadietto dell’azienda per cui lavorava, la Techoelectric di Castiglione d’Adda e sparò nelle gambe del responsabile amministrativo Francesco Croce 49 anni e poi del titolare dell’azienda, Matteo Anelli, anch’egli 49 anni.

Da quel giorno, quando fu preso dai carabinieri a poco distanza dalla ditta mentre stava andando presumibilmente a costituirsi, Giuseppe Riccardi, 57 anni, è agli arresti domiciliari nella sua casa di Castiglione. «È un uomo che ha subito manifestato la consapevolezza di aver compiuto un gesto che non doveva fare» ha sottolineato il suo avvocato, Augusto Ridella di Piacenza. Il legale, nei giorni scorsi, ha presentato un’istanza per chiedere al Tribunale la concessione di alcune ore di permesso per poter trovare un posto di lavoro occasionale, magari in campagna per alcune ore, per poter provvedere al sostentamento della famiglia.

«Riccardi ha ricevuto la lettera di licenziamento da parte della sua ormai ex ditta e in famiglia non ci sono altre entrate. Ora vediamo cosa deciderà il giudice», ha sottolineato l’avvocato. Il 28 maggio prossimo Riccardi sarà interrogato in Procura e si potrebbe prospettare il rito immediato per giudicare il 57enne che è accusato di lesioni gravi. «Il tentato omicidio è stato subito derubricato — ha ribadito il legale —. D’altronde Riccardi è esperto nel maneggiare le armi, aveva due pistole e si esercitava al tiro a segno. Non ha mirato per uccidere. La sua è stata un’esplosione di rabbia al culmine di una discussione e comunque dopo un certo periodo durante il quale aveva accumulato tanta tensione anche se, ovviamente, non c’è nessun tipo di giustificazione nel suo operato, lui dice che in ditta era poco considerato e che si sentiva vessato».

«Oltre che come magazziniere, in precedenza svolgeva la mansione di custode e per questo che aveva il porto d’armi — ha concluso —. Poi, secondo la sua versione, è stato allontanato senza motivo e da lì probabilmente ha cominciato a covare la sua rabbia».