Cornegliano Laudense (Lodi), 13 aprile 2014 - «Il nostro non è allarmismo. Il rischio del sisma indotto dall’uomo è reale. A Cornegliano Laudense serve una classe politica competente per fare fronte alle speculazioni che andrebbero tutte a discapito dei cittadini». Entra anche nella campagna delle elezioni locali la notizia che alcuni sismologi non escluderebbero relazioni causali tra i terremoti e l’estrazione di petrolio, e forse anche in generale le trivellazioni praticate nel terreno. Non escludere non vuol dire confermare ma i membri del Comitato No Gas, che dal 2010 si oppongono al progetto di Italgas Storage per la creazione di un maxi deposito laddove sorge un ex giacimento naturale, aveva anticipato il sospetto già qualche anno fa, ai tempi del terremoto del 2012 che aveva sconvolto l’Emilia.

L’altra sera si è svolto un incontro pubblico dal titolo “Terremoto: l’uomo può influire su questo fenomeno naturale?”. L’evento è stato organizzato dal Comitato ed ha visto la partecipazione dell’ambientalista ed esperto in materia di rischi ambientali correlati alla costruzione di impianti di stoccaggio del gas metano, Giacomo Cangini. «Il pericolo terremoti c’è, lo dice il Ministero — ha detto — Le ambizioni “gassifere” del nostro Paese passano per la Pianura Padana e dal rischio sismicità indotta rivelata dai ministeri competenti per effetto della sovrappressione, già soggetta a sperimentazione. Su nove punti dove è presente lo stoccaggio di metano in Lombardia, ben otto sono costruiti su sorgenti sismogeniche».

Intanto gli attivisti del No Gas hanno annunciato il loro impegno nel panorama politico locale. Il Comitato ha sfornato una sua lista civica e correrà alle elezioni comunali del 25 maggio. La lista si chiamerà “Nuova Laudense” ed avrà come candidato sindaco, lo stesso leader dei No Gas, Roberto Biagini. «In questi anni abbiamo visto una classe politica locale poco informata su tanti temi trattati in Consiglio comunale — ha detto — attraverso una delibera di Giunta, è stato deciso di creare un deposito di gas nel nostro territorio, senza che nessuno dell’amministrazione sapesse i reali rischi di un impianto del genere a Cornegliano. La nostra linea politica sarà quella della democrazia diretta: la mia amministrazione non prenderà soldi dallo Stato ma chiediamo che ogni cittadino si interessi di quello che succede sul territorio. Cornegliano Laudense non deve più essere un dormitorio ma un paese vivibile e liberato dal traffico».