Lodi, 12 aprile 2014 - Dieci nuove case dell’acqua, in varie zone della città, tutte già a verde: per riuscire a farle diventare una realtà entro un anno e mezzo, il Comune bandirà, entro un paio di settimane, una gara, delle durata di 1 mese, che prevede realizzazione e gestione per 10 anni delle strutture. Il vincitore dovrà provvedere a realizzare entro 4 mesi dall’aggiudicazione le ‘case’ previste in corso Umberto I (presso l’Ufficio mobilità ciclistica) per il centro storico, in via Campo di Marte (di fronte all’asilo) per l’OltreAdda, in viale Piacenza (zona oratorio di San Bernardo), in via 2 giugno (frazione Olmo); entro 1 anno quelle di via della Calca (zona San Gualtero), in via Lago di Garda (Selvagreca) e via Vittime della Violenza (Albarola), entro 18 mesi quelle in via Lodivecchio (area ex Atm, zona Fanfani), piarda Ferrari (LungoAdda) e in via Sobacchi (Pratello).

«La realizzazione di una Casa dell’Acqua in ogni quartiere era nel programma elettorale — ha sottolineato ieri il sindaco Simone Uggetti —. La positiva esperienza di quella esistente in via Tortini, a cui fanno riferimento circa mille utenti (per usufruirne, a 5 centesimi al litro per l’acqua gassata, previa ricarica di massimo 20 euro, bisogna ritirare una chiavetta in Comune, ndr), per un prelievo quotidiano di 2 mila litri di acqua, ha confermato la validità dell’iniziativa, non solo per le concrete ricadute economiche ed ambientali, in termini di km zero, riduzione di plastica e imballaggi, ma anche per la valenza sociale di un servizio che si trasforma in un luogo di incontro».

«Il concessionario — ha spiegato l’assessore all’Ambiente Andrea Ferrari, con la funzionaria Michela Bindi — potrà realizzare la ‘piazzole’ da 9 metri quadrati, base delle case, utilizzando 20 mila euro già stanziati da Sal (Società Acqua Lodigiana) e 4 mila euro messi a disposizione dal Rotary Adda Lodigiano: dovrà poi occuparsi della manutenzione e dei controlli igienico-sanitari (sono previsti report mensili, ndr), trattenendo gli importi incassati dalla ricarica per il prelievo di acqua gassata (5 centesimi/litro per 3 anni; gratuiti la naturale e il singolo bicchiere, ndr). Starà al gestore, che dovrà occuparsi anche della casa di via Tondini (costata circa 30 mila euro, ndr) e potrà usare spazi pubblicitari, suggerire ancora il sistema delle chiavette oppure l’uso della carta Crs o di eventuali app per le ricariche, promuovere innovazione tramite pannelli solari o wifi gratuito».

laura.debenedetti@ilgiorno.net