Lodi, 4 aprile 2014 - C’è chi è stato zitto, chi, come Lucio Chiavegato, ha scelto di rispondere al gip per dire che, sostanzialmente, non c’entra e non vedeva gli altri arrestati da oltre un anno e chi, come Luigi Faccia, si è dichiarato “prigioniero di guerra”. Sono partiti così, fra distinguo, silenzi e prese di posizione riferite dai legali, gli interrogatori di garanzia davanti ai gip per i vari arrestati nell’inchiesta sui ‘secessionisti veneti’. “Come responsabile del Veneto Fronte di Liberazione, servitore della Veneta Serenissima Repubblica mi dichiaro prigioniero di guerra”, ha detto il lodigiano Faccia, secondo quanto riferito dai difensori, gli avvocati Alessandro Zagonel e Andrea Arman.

Altri, invece, come l’altro ex ‘serenissimo’, Flavio Contin, e Riccardo Lovato hanno scelto, durante l’interrogatorio di garanzia, la linea del silenzio. Si è invece sostanzialmente dichiarato estraneo ai fatti Lucio Chiavegato, uno dei più noti del gruppo, leader dell’ala ‘morbida’ dei forconi. Secondo il legale, l’avvocato Luca Pavanetto, per Chiavegato è emerso un “totale distacco” dalla vicenda, sottolineando che molti aspetti non gli erano noti e che i rapporti con gli altri arrestati si erano rotti da tempo. Pavanetto, che assiste anche altri due degli arrestati, ha anche annunciato che domani, a Brescia, presentera’ istanza al tribunale per un riesame.

fonte Agi