Lodi, 1 aprile 2014 - Annunciato in pompa magna l’anno scorso (conferenza stampa metà maggio, con grande schieramento di politici e agenti nel cortile di Palazzo San Cristoforo) dovrebbe finalmente circolare sulle strade lodigiane lo ‘Scout speed’, un congegno montato sulle auto della polizia provinciale in grado di rilevare la velocità dei veicoli e quindi di multare i guidatori col piede pesante. La Provincia torna ad annunciare la sua adozione, che suona come un monito: ogni auto con le strisce verdi dell’ente potrebbe avere a bordo il gioiellino in grado di inchiodare chi va troppo veloce. Gli automobilisti lodigiani sono avvisati.

«La Provincia vuole dare il suo contributo alla sicurezza stradale e alla riduzione degli incidenti legati all’alta velocità, non fare soldi con le multe» si affretta a precisare il commissario straordinario dell’ente, Cristiano De Vecchi. «Ecco perché ufficialmente sulla rete di nostra competenza entrerà in funzione il nuovo ‘Scout speed’ per rilevare le infrazioni al codice — continua — Si tratta dell’innovativa attrezzatura elettronica che avevamo presentato qualche mese fa e che ora, dopo le necessarie sperimentazioni, entrerà in servizio quotidiano». Il d-day dello smaschera-corridori è stato ieri. Da ieri infatti inizieranno da parte della polizia provinciale i servizi di controllo stradale tesi al rilevamento del superamento dei limiti di velocità con l’utilizzo della nuova strumentazione elettronica installata a bordo di un’autovettura di servizio, che porterà ovviamente i colori istituzionali del corpo di Palazzo San Cristoforo. 

Non sarà un’auto civetta pur conservando una notevole ‘potenza di fuoco’ in un’otttica sanzionatoria. Per mitigarla, la Provincia ha scritto a tutti i Comuni perché a loro volta si adoperino per informare gli automobilisti e farà installare sulle principali arterie provinciali cartelli stradali con l’indicazione: «Attenzione. Rilevamento elettronico velocità effettuato con strumento ‘Scout speed’ installato su autovettura polizia locale su tutto il territorio lodigiano». La particolarità, rispetto ai più tradizionali Autovelox, è che lo ‘Scout speed’, per ora in dotazione alla sola Polizia Provinciale, consente il rilevamento della velocità senza doversi fermare: la vettura della polizia può essere in movimento e rilevare lo stesso la velocità, non solo degli automezzi che vanno nella sua stessa direzione, ma anche di quelli che procedono in senso contrario.

di T. P.