Lodi, 26 marzo 2014 - Si aprirà con l’auspicio di un nuovo trimestre di cassa integrazione l’incontro previsto nei prossimi giorni all’ex Polenghi tra vertici di Newlat e sindacati, anche se l’accordo sugli incentivi sembra essere lontano. «Lunedì i sindacati confederali hanno raggiunto l’accordo con la Regione, la quale si assume la responsabilità per i prossimi 3 mesi di erogare la cassa integrazione in deroga, pur essendo in attesa di fondi statali non ancora garantiti dal Governo — spiega Domenico Ossino, segretario Uila Uil e delegato Rsu —. La nostra cassa scade a giorni (31 marzo) ma ora abbiamo tempo fino al 30 aprile per chiedere la proroga di altri tre mesi fino a fine giugno, anche in maniera retroattiva, previo avallo da parte del Ministero. Oltre a trovare un accordo sulla cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd), con Newlat vogliamo affrontare la questione degli incentivi per l’uscita volontaria».

«Abbiamo scritto alla Regione qualche giorno fa, sollecitando informazioni sull’eventuale rinnovo della cigd — rimarca Angelo Mastrolìa, presidente di Newlat —: non ci risulta ancora niente di ufficiale, ma se quanto dichiarato sui giornali è vero, ne siamo felici. Abbiamo assolutamente bisogno di certezze, perché dal primo aprile non c’è copertura e, in base agli accordi, scatterebbero le procedure di riduzione del personale: auspichiamo dunque che ciò possa essere evitato grazie all’intervento della Regione». 

Sugli incentivi però non ci sarà, spiega Mastrolìa, un accordo univoco: «Gli incentivi a pioggia non risolvono il problema — afferma il presidente di Newlat —: dal nostro punto di vista un incentivo alto porta i dipendenti più qualificati, e dunque ricollocabili, ad andarsene, mentre sono proprio loro a poter assicurare un futuro al sito produttivo. Per questo nell’accordo siglato abbiamo stabilito che valuteremo gli incentivi sito per sito (oltre a Lodi è interessato Reggio Emilia) e caso per caso, con lo scopo di tutelare i pù deboli, che vivono una situazione di disagio». In merito al colloquio avuto la scorsa settimana col sindaco Simone Uggetti, Mastrolìa commenta: «È stato un breve incontro interlocutorio. L’amministrazione ha a cuore ovviamente il sito produttivo, noi abbiamo escluso la chiusura, ma gli esuberi strutturali sono cosa nota. Siamo disponibili ad accogliere proposte concrete che al momento, però, non risultano».

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