Corno Giovine (Lodi), 16 febbraio 2014 - “Rete lavoro” funziona, e il progetto nato nell’Alto Lodigiano sarà esportato nella Bassa. Ieri si è tenuto l’incontro su “Il lavoro nel Lodigiano: situazione attuale e possibili sviluppi”, promosso a Corno Giovinedal sindaco Paolo Belloni, don Peppino Barbesta del Movimento lavoratori credenti. «Ci proviamo senza pensare di risolvere tutto, ma con la voglia di fare qualcosa di concreto». Per l’occasione, Riccardo Rota della diocesi di Lodi riflette: «Lavoro è partecipazione sociale, sussistenza economica, futuro per i giovani che vogliono farsi casa e famiglia, dignità. Ma solo se si lavora con qualità, combattendo il lavoro “in nero”, dando contratti onesti, eliminando false cooperative, dando fiducia ai giovani che sono il futuro».

Presente il sindaco di Zelo, Paolo della Maggiore: «Il progetto Rete lavorofunziona a Zelo, Casalmaiocco, Merlino, Comazzo e Paullo. Da settembre 2012 le amministrazioni collaborano con una società che organizza corsi mirati, in base alle necessità delle aziende e si appoggia a tre agenzie interinali». L’anno scorso a Zelo si sono presentati 313 disoccupati e 37 di loro hanno trovato un posto a tempo indeterminato, altri 87 hanno lavorato dai 3 ai 9 mesi. Il 32% avevano fra 35 e 50 anni, il 50% tra 25 e 34 anni e il 18% dai 18 ai 25. «È un ottimo esempio di incontro tra domanda e offerta che credo proprio si possa replicarenel Basso Lodigiano, senza dimenticare le opportunitàdi Expo», ha promesso Devecchi, che ha snocciolato i dati sulle borse lavoro di sei mesi date ai giovani: «All’inizio erano a disposizione 50mila euro, investiti per 18 tirocini con una minima spesa per l’imprenditore da 100 alle 200 euro al mese per lavoratore. Ora ci sono altri 90mila, e non dispero di investire altro denaro».

Nel 2012 sono stati svolti 51 tirocini e 31gli assunti. Don Barbesta ha annunciato: «Forse avremo un aiuto dalla Banca Centropadana per sostenere chi non ce la fa più, anche l’impresa Mta di Codogno è disponibile a prendere in considerazione la rete lavoro».«A Codogno da due anni c’è un edificio destinato a diventare polo interdisciplinare per lavoro e dove noi vorremmo portare corsi pratici— ricorda il segretario di Confartigianato, Vittorio Boselli—. Sarebbe la sede ideale per rete lavoro».

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