Lodi, 12 febbraio 2014 - «L'audizione in Regione è stata positiva perché abbiamo esposto le motivazioni che ci hanno portato a compiere la scelta di trasformare l’Asp (Azienda di Servizi alla Persona) in Fondazione. Ora mi rivolgo ai consiglieri regionali, e in particolare al lodigiano Pietro Foroni, della Lega (partito che ha votato contro l’indirizzo assunto dalla maggioranza del consiglio comunale di Lodi, ndr) come il Governatore Roberto Maroni, perché ci dicano cosa intendono fare».

Simone Uggetti, sindaco del capoluogo, all’indomani dell’audizione in commissione sanità a Palazzo Lombardia, commenta: «Tutta questa iniziativa è mossa dalla normativa regionale del febbraio 2012 che toglie il rapporto delle Asp con il proprio territorio e gli enti locali di riferimento. Noi a livello locale abbiamo sempre garantito una gestione efficiente della casa di riposo. Per cui se la Regione, la Lega in particolare, prendesse una decisione di ricambio ulteriore della normativa, noi riconsidereremmo la questione. Non accettiamo speculazioni politiche: se la volontà è sincera, che lo dimostrino con gli atti».

Anche a Domenico Ossino, del Partito Pensionati lodigiano, Uggetti, senza scendere nel dettaglio, indica la Regione come livello in cui muoversi per promuovere le proprie proposte, in particolare quella di ricatalogazione delle Asp per far sì che la rappresentanza legale resti al presidente del consiglio di amministrazione (e non al direttore regionale, procedura che il Comune vuole scongiurare): è appunto l’ente lombardo, ribadisce, che deve rivedere la propria legge.

Sull'ipotesi sollevata ieri dal sindacato Confsal che l’obiettivo reale sia, una volta ottenuta la trasformazione in Fondazione, utilizzare un articolo dello Statuto (numero 20, punto 4) per un’operazione “spezzatino”, suddividendo l’ente in tante onlus «per sfuggire ai controlli, moltiplicare le poltrone e dividere i lavoratori», Uggetti replica: «Siamo persone serie, non abbiamo intenzione di fare manovre oscure: lo dimostra il fatto che chiuderò presto le società Gis e Giona. La proposta è esattamente come la conosciamo: il tempo, da questo punto di vista, sarà galantuomo. Quelle a cui fa riferimento Confsal, tecnicamente, sono norme per casi eccezionali». Intanto Cgil, Cisl Uil e Confsal hanno indetto un’assemblea con i lavoratori per lunedì prossimo.

di Laura De Benedetti

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