Lodi, 22 ottobre 2013 - Hanno posato, completamente nude, per le vie del centro storico. Per questa seconda edizione del suo “Artemis calendar”, infatti, il fotografo Claudio Gusmaroli non ha ‘calato’ i corpi senza veli di dodici ragazze, tutte lodigiane, nella natura ma ha scelto come set il cuore del capoluogo, in versione notturna.

È già possibile vedere online (www.lodicitta.it e Facebook) alcune fasi di lavorazione degli scatti con le ragazze che, senza vestiti, passeggiano o siedono ai tavolini di un caffè in piazza della Vittoria, sulla scalinata della chiesa di corso Umberto, su una panchina dei Giardini del Passeggio, sotto la statua di Gorini, sul LungoAdda Bonaparte.

Anche se le foto pubblicate sul calendario avranno un indubbio tocco artistico, l’effetto voyeuristico delle anteprime, con le ragazze fotografate sempre nude anche in momenti di libertà e già pubblicate online, è garantito. «Aver fotografato di notte, sfruttandone i colori, per me, è stata un’esperienza bellissima — spiega Gusmaroli, 24 anni, fotografo per passione —. Abbiamo realizzato gli scatti in quattro notti, a giugno, dopo aver ottenuto il permesso dalla Questura per operare intorno alle 4 del mattino. Ho avuto tutta la città per me come mio set personale: c’era un’atmosfera un po’ magica e l’ispirazione non mancava: si tratta di foto artistiche, non volgari, dove si fondono architettura e ragazze. Scattare in notturna non è facile ma mi sono messo in gioco ed ho usato tutte luci naturali, senza flash, sfruttando i lampioni della città: l’effetto era così bello che quest’anno, anziché stampare in bianco e nero, ho deciso di mantenere i colori».

Il giovane fotografo sottolinea lo scopo benefico dell’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune: «L’anno scorso abbiamo venduto 200 copie (a 20 euro cadauna) e abbiamo donato 3.600 euro in beneficienza, all’associazione Amici di Serena, anche perché i costi sono sostenuti dagli sponsor. Quest’anno devolverò invece il ricavato all’associazione Lelia».

La presentazione del calendario avverrà domenica 24 novembre nello stesso giorno in cui, sempre il Comune (assessorato alle Pari Opportunità), organizza con Snoq Lodi e il supporto di altre associazioni, “Wav - walk against violence”, camminata contro la violenza sulle donne (la Giornata mondiale è lunedì 25 novembre) e nonostante il comitato lodigiano di “Se non ora quando?” avesse già lo scorso anno chiesto rispetto almeno per la data in cui si ricordano le vittime di femminicidio: «Io ho cercato di valorizzare la donna, di esaltare la sua bellezza e non si tratta certo di immagini che ispirano violenza. Il senso è positivo: nel nudo non c’è niente di male. Le ragazze, tutte volontarie, la pensano come me: non penso che ci sia mercificazione della donna. Il patrocinio? Me l’ha garantito il sindaco, Simone Uggetti». Quest’ultimo, rimarca lo scopo benefico e afferma: «Trovo che si tratti di una proposta positiva e che di per sé il nudo femminile, se rappresentato con modalità artistiche, non possa essere considerato offensivo nei confronti dell’immagine della donna».

laura.debenedetti@ilgiorno.net