Lodi, 18 ottobre 2013 - Un'anteprima sulla nuova e fin troppo attesa piscina è andata in scena ieri. Un capolavoro di architettura e ingegneria sportiva. Questo quanto potranno ammirare da domani tutti colori che si recheranno nella struttura sportiva di via Piermarini che, benchè si sia fatta desiderare arrivando in ritardo sulla tabella di marcia, non lascerà nessuno deluso. Odore di cloro, soffitti in legno, tribune laterali mobili da 750 posti poi quella in muratura da 180, e poi vetrate laterali ma l’eccellenza la si scopre osservando le vasche.

Tre piscine, 4.000 metri cubi d’acqua una vasca per i bambini, una vasca laterale di 25 metri per fitness e riscaldamento pre- gara e la ‘regina’: la vasca olimpionica. A guardarla, subito si capisce come per la realizzazione di questo impianto tecnici, e progettisti abbiano ricercato il meglio. Cinquanta metri la lunghezza per 25 di larghezza. Ma non si limita a questo.

Un meccanismo di ingegneria idraulica ispirata al Mose di Venezia infatti permette l’alzarsi di paratie subacquee che affiorando sulla superficie dell’acqua creano nuovi spazi. E così quella che è una vasca suddivisa in 10 corsie di 50 metri per 2,5, ecco che può ospitarne invece 23 corsie da 25 metri l’una per 2 metri e mezzo di larghezza e può cambiare fisionomia ulteriormente e accogliere 15 corsie da 25 metri e 4 da 50. Ma non solo. Sempre attraverso un sistema di pompe idrauliche, una parte del fondo della vasca si piega all’interno svelando quello è chiamato il “pozzo dei sub”, uno spazio che arriva a una profondità di 10 metri creato per permettere di far corsi per sub.

«Questa è una struttura d’eccellenza — è stato il commento degli assessori Enrico Brunetti alle Infrastrutture e Tommaso Premoli allo Sport — Un gioiello reso possibile grazie alla collaborazione di molti soggetti che hanno lavorato sinergicamente». Il piano finanziario dell’intero intervento ammonta a 13 milioni 650mila euro. L’intera opera è stata realizzata con un’operazione di project financing. Ovvero l’investimento finanziario è in toto a carico di soggetti privati che assumono la gestione dell’impianto in regime di concessione. Il gestore Antonio Frigoli e Alberto Clara dell’associazione Sporting Lodi hanno poi fatto condotto la visita all’impianto che comprende due paletre e due bar.