Salerano sul Lambro, 13 ottobre 2013 - Grazie alla solidarietà dei lodigiani, che si sono subito stretti intorno a lui nel momento del lutto, Ashraf Rhaman, 49 anni, rientrato una settimana fa dall’Egitto, potrà comprare una casa all’asta nella vicina Sant’Angelo e viverci insieme con il figlio Islam, 18 anni appena compiuti, unico supersiste dell’incendio che, il 3 febbraio scorso, ha divorato le vite degli altri componenti della famiglia. Sono morti la mamma Makhlouf Ragab, 43 anni, i figli Ramy di 16, Amrò di 12 e la figlia Hadir, 19 anni. La tragedia si era consumata una mattina all’alba, poco prima delle 6, alla cascina Vistarina di Salerano: il papà, mungitore, era già al lavoro quando da una stufa a legna si erano propagate delle fiamme che avevano sorpreso madre e figli nel sonno.

Solo Islam era riuscito a fuggire, correndo a chiamare il padre, ma per gli altri non c’era stato nulla da fare, nonostante l’arrivo dei vigili del fuoco. La solidarietà era scattata subito tra le 2700 anime del paese ma anche nel capoluogo, a Lodi, dove studiavano i ragazzi adolescenti, Ramy e Hadir. L’amministrazione comunale di Salerano ha guidato una raccolta fondi fatta di piccole e grandi donazioni, cui hanno partecipato singole persone e associazioni. Il liceo scientifico Gandini di Lodi, dove studiava Ramy, aveva raccolto 2500 euro; in una serata benefica tenutasi all’auditorium Bpl di Lodi in cui si erano esibiti, con il coordinamento di Francesco Salvi, alcuni cabarettisti e dei musicisti, erano stati raccolti 7 mila euro. «In totale - spiega Stefania Marcolin, sindaco di Salerano - sono stati raccolti 16 mila euro. Per diversi mesi abbiamo avuto difficoltà perché non riuscivamo a metterci in contatto con il signor Rhaman, in Egitto, dove è rimasto a lungo grazie a delle ferie arretrate. Lunedì scorso, al suo rientro in Italia, è venuto però in Comune e ci ha manifestato la volontà di restare nel Lodigiano, dove ha ripreso il lavoro in questi giorni. Ci ha anche spiegato che sta acquistando una casa a S.Angelo, cogliendo l’occasione di un’asta. L’importo è di poco superiore alla cifra che è stata raccolta grazie alla solidarietà della gente e così, come amministrazione, ci siamo già formalmente impegnati con l’agenzia che sta seguendo la pratica per erogare l’importo. Si tratta di una di quelle abitazioni frutto di un sequestro per morosità da parte di una banca e sicuramente necessita di interventi di adeguamento ma riteniamo importante e significativo che il denaro raccolto serva proprio per ridare una casa a padre e figlio». Attualmente Ashraf Rhaman è ospite di conoscenti sempre a S.Angelo, dove anche la comunità egiziana e islamica si era stretta attorno a lui e dove già aveva trovato rifugio e accoglienza nei giorni immediatamenti successivi alla tragedia.

Gli abitanti di Salerano hanno dimostrato la propria generosità anche aiutando la famiglia di 3 persone, con un bimbo disabile, vicini di casa dei Rhaman, la cui abitazione è stata dichiarata inagibile (è inoltre ancora tutto sotto sequestro): il Comune gli ha trovato una casa privata a canone agevolato ma sono stati poi i concittadini a offrire mobili, abbigliamento e ad effettuare varie donazioni.

di Laura De Benedetti