Lodi, 5 ottobre 2013 - Non voleva venirci in Italia, Lavinia. Non voleva lasciare il fidanzato Adrian: con lui sognava di vivere in una grande casa di legno e di avere due figli «a cui non sarebbe mancato mai nulla». E invece alla fine ha dovuto cedere, forse sperando in una vita migliore lontano dal suo Paese. «La sua famiglia è piuttosto disastrata, nessuno si occupava di lei», racconta Marco, un caro amico della ragazza strangolata da Andrea Pizzocolo. Ed è proprio il fidato confidente della diciottenne — si erano conosciuti in Romania — a raccontare la vera storia della giovane uccisa in un motel di Busto Arsizio dal ragioniere di Arese. Una storia di abbandoni e rinunce. Un padre con problemi di alcolismo e una madre andata via per cercare fortuna in Sicilia («Fa la badante»). E poi Dana, la sorella maggiore, che a metà 2011 lascia Flamanzi, 12 mila anime tra le lande della Moldova settentrionale, per sbarcare a Milano col compagno di allora: «È riuscita subito a entrare nel mondo della prostituzione d’alto bordo», prosegue Marco.

Escort di lusso, migliaia di euro a notte. Un anno dopo, Dana chiama Lavinia: «Vieni qui pure tu». Passano i giorni, la giovane si convince: forse non sa quello che l’aspetta. Ospite di connazionali tra Busto e Milano, finisce pure lei nel giro: le foto iniziano a circolare sui siti internet, accanto il numero di cellulare. Vende il suo corpo sì, ma la testa è sempre al suo Adrian: «Tornava alle 5-6 del mattino — ricorda Marco — e si collegava a Facebook per conversare con l’amore della sua vita». Fino al 6 settembre, quando Lavinia ha incontrato Pizzocolo. L’assassinio. Lo scempio del cadavere. Le notizie corrono veloci. Una domenica mattina, i familiari di Lavinia entrano in un chiosco di giornali e scoprono l’orrore. Nonna Elena scoppia in lacrime: «Faticavo a parlarci — rivelerà a un quotidiano locale —. L’ultima volta che ci sono riuscita, le ho detto quello che pensavo: “Torna qui, non lasciarti abbagliare dalle facili ricchezze”. Mi è sembrata nervosa, quasi distante». Poi la disperazione: «È stata venduta da qualcuno». Marco non la pensa così: «Lavinia è arrivata in Lombardia per restarci poco: voleva mettere da parte un po’ di soldi, non le interessava come, per riabbracciare Adrian». Non ci è riuscita.

di Nicola Palma