Lodi, 27 settembre 2013 - Il dna del ragioniere-killer, Andrea Pizzocolo, sarà comparato con quello trovato sugli indumenti di Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni assassinata ormai tre anni fa nella Bergamasca. Non solo. Gli investigatori della Squadra Mobile di Lodi hanno infatti inviato ai colleghi della Polizia scientifica di Roma i reperti con il dna dell’uomo perché vengano confrontati con tracce lasciate su luoghi di delitti rimasti insoluti negli anni scorsi.

Anche il corpo di Yara è stato abbandonato in un campo, così come quello di Lavinia Simona Ailoaiei,ragazza romena di 18 anni strangolata e stuprata (da morta) da Pizzocolo. Forse solo un caso, saranno i risultati dei test a stabilirlo. Mentre gli investigatori continuano a indagare a 360 gradi per scoprire se Lavinia sia stata l’unica donna uccisa dal ragioniere di Arese dalla doppia vita: di giorno marito e padre affettuoso, di notte maniaco capace di filmare oltre cento prostitute in pochi mesi.
Quello di Yara non è l’unico caso sospetto, l’altra notte la trasmissione «Chi l’ha visto?» ha rilanciato i casi di dieci prostitute scomparse in Nord Italia negli ultimi anni. E resta il mistero su una lucciolastrangolata a morte nel Capodanno di tre anni fa in viale Jenner, a Milano. Tutti delitti irrisolti.
Dopo l’appello lanciato dagli investigatori a chiunque abbia conosciuto Pizzocolo, la settimana scorsa si è presentata in Questura una prostituta straniera che ha raccontato di aver scampato per un soffio la morte, chiusa in una stanza di motel assieme al ragioniere di Arese. Anche in quel caso, come in quello di Lavinia, l’uomo avrebbe tirato fuori da sotto il cuscino due fascette da elettricista e avrebbe tentato di strangolarla. La deposizione della donna è ritenuta credibile, tanto che la Procura prevede «presto nuove accuse a carico dell’indagato».

Ieri è filtrata la notizia di un’altra prostituta che avrebbe denunciato un altro tentativo di aggressione da parte di Pizzocolo, anche se in questo caso gli investigatori si limitano a un «no comment». La prossima settimana sono attesi i risultati dell’autopsia sul corpo della escort romena di cui Pizzocolo ha filmato la morte in diretta. Risultati dai quali si potrà capire dove è morta la 18enne, se nel primo motel nel Varesotto o nel secondo, nel Lodigiano, dove Pizzocolo con «spietata freddezza» ha abusato più volte del suo cadavere sotto le microcamere, prima di abbandonare il cadavere in un campo di mais, in tutta fretta, per correre a casa dalla compagna e dalla figlia appena tornate dalle vacanze a Mirabilandia.

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