San Martino in Strada (Lodi), 26 settembre 2013 - «Siamo vicini a una svolta nelle indagini». Così il procuratore capo di Lodi, Vincenzo Russo, fa il punto della situazione nell’inchiesta sul delitto di Lavinia Simona Ailoaiei, escort romena di 18 anni, da parte del ragioniere killer Andrea Pizzocolo, 41 anni. Perché la denuncia di una prostituta straniera, che ha raccontato ai poliziotti di aver rischiato la morte a causa di Pizzocolo, viene ritenuta fondata dagli investigatori. La donna ha risposto all’appello lanciato dalla Procura di Lodi («chi ha avuto a che fare con Pizzocolo, ci aiuti nelle indagini», aveva detto Russo su giornali e tv) e la sua deposizione aggrava la posizione del ragioniere di Arese, sin dall’inizio sospettato di essere un potenziale serial killer.
Su altre donne possibili vittime delle violenze di Pizzocolo - secondo indiscrezioni - si sta indagando ancora. Ieri la trasmissione tv «Chi l’ha visto?» ha mostrato le foto di dieci prostitute scomparse negli ultimi anni in Nord Italia. Potrebbero essere state vittime di un serial killer? Tante domande, poche risposte. Perché ancora si cercano riscontri dai conti corrente e dalle carte di credito in uso all’assassino. Troppi soldi, per uno che guadagnava 1.800 euro. Come poteva permettersi di ingaggiare le oltre cento prostitute filmate (a loro insaputa) nelle stanze dei motel di mezza Lombardia? Il sospetto è che Pizzocolo vendesse i filmati registrati di nascosto, tramite microcamere, sul mercato nero. Ma forse, con il delitto della povera Lavinia, nella sua folle mente cercava di girare uno «snuff movie», filmati con le riprese della morte in diretta di una persona.
© Riproduzione riservata