San Martino in Strada (Lodi), 9 settembre 2013 - «È successo tutto durante un gioco erotico. La situazione mi è sfuggita di mano e poi ho perso la testa». Questa la versione che ha fornito agli inquirenti Andrea Pizzocolo, 41 enne ragioniere residente ad Arese (Milano), arrestato con l’accusa di aver strangolato e ucciso Lavinia Simona Ailoaiei, ragazza romena di 18 anni appena compiuti il cui cadavere è stato trovato tra i campi, senza alcun vestito addosso, sabato pomeriggio a San Martino in Strada, cinque chilometri a sud di Lodi.

Gli uomini della Questura di Lodi sono arrivati a Pizzocolo in nove ore. A tradirlo sono stati un asciugamano bianco che aveva lasciato sul volto della giovane e due lunghe fascette autobloccanti da elettricista trovate attorno al collo della vittima: dall’etichetta dell’asciugamano i poliziotti, tramite la casa produttrice, sono riusciti a risalire a un motel in cui quelle stesse salviette vengono utilizzate. Quando poi gli agenti sono entrati nell’abitazione del 41enne in via Dei Gelsi ad Arese, poco dopo la mezzanotte di ieri, hanno trovato un pacchetto di identiche fascette da elettricista. A quel punto Pizzocolo è crollato.

«Ho conosciuto la ragazza tramite un sito Internet per appuntamenti su cui lasciano il loro numero le escort — ha confessato —. Ci siamo visti una prima volta mercoledì in casa mia. Abbiamo fatto del bondage (pratiche sessuali basate su costrizioni fisiche realizzate con legature, ndr). Poi ci siamo ridati appuntamento venerdì sera». I due, dopo aver concordato un prezzo per la serata, attorno alla mezzanotte sono arrivati a un motel di Busto Arsizio. Qui l’uomo ha fornito un documento falso. E nella camera avrebbero preso il via rapporti sessuali e il gioco erotico. La giovane, con i due lacci al collo, avrebbe a un certo punto perso conoscenza. Ma l’indagato non ha fatto nulla per allentare la morsa. «Non ho capito più nulla», ha sostenuto nell’interrogatorio. Poi, attorno alle 4 del mattino, con la ragazza in auto ha raccontato di aver girovagato senza meta fino ad arrivare al motel di San Martino in Strada. Qui, per quanto ammesso tranquillamente da lui stesso, ha avuto un ulteriore rapporto sessuale mentre la ragazza era molto probabilmente già morta. Ha cercato di cancellare tracce nella stanza e poi verso le 15 ha percorso 500 metri in auto e ha scaricato la giovane Lavinia Simona nuda nel campo. Per poi tornare ad Arese.

Tutto questo sarebbe successo mentre la compagna dell’uomo e la figlioletta di 5 anni erano in vacanza. Mamma e bambina erano tornate a casa sabato sera giusto poco prima che i poliziotti suonassero alla porta dell’abitazione. L’interrogatorio di Pizzocolo è durato quattro ore, dalle tre alle sette del mattino. Poi verso le 8 di ieri mattina per lui si sono aperte le porte della Cagnola, il carcere di Lodi. Dovrà rispondere di omicidio volontario. Ma gli inquirenti potrebbero contestargli anche i reati di vilipendio sul cadavere e di falsificazione di documento di identità.

di Tiziano Troianiello

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