San Martino in Strada (Lodi), 8 settembre 2013 - Potrebbe sembrare una persona normale. Andrea Pizzocoli, 41 anni, ragioniere, è addetto amministrativo in una società per azioni di Milano. Nel suo passato una sola ombra: nel 2010 era stato trovato a Malpensa con 30 grammi di hascisc. I vicini di casa dell’uomo ad Arese lo definiscono schivo e di poche parole, riferiscono che era solito portare spesso a casa ragazze di ogni nazionalità. Le tapparelle dell’abitazione erano costantemente abbassate e spesso l’acqua della doccia scorreva fastidiosamente tutta notte.

Di Lavinia Simona Ailoaiei, la ragazza che ha ucciso, non si sa molto. Era nata a luglio del 1995 a Botosani, città vicino al confine con la Moldavia. L’ultimo suo domicilio conosciuto è in via Padova a Milano, con connazionali. Sul sito di appuntamenti si faceva chiamare Dora. Ora la polizia spera di riuscire a rintracciare i familiari. A presentare l’operazione condotta in porto in pochissime ore sono stati ieri in Questura di Lodi, il procuratore capo di Lodi Vincenzo Russo, il questore di Lodi Vito Ciriello, il vicequestore aggiunto Angelo Di Legge e il capo della squadra mobile Alessandro Battista.

Il procuratore capo ha parlato di «omicidio raccapricciante». «Il nostro lavoro è stato incessante dalle 15 di sabato quando un agricoltore ha notato il cadavere — ha aggiunto —. Dalla salvietta siamo risaliti al motel di San Martino e qui abbiamo fatto passare al setaccio tutte le coppiette, una quarantina, che erano passate di lì nelle ultime ore. Dalla reception ci hanno segnalato un cliente “strano“: si era presentato da solo e aveva detto che aspettava una persona, poi se ne era andato dicendo che la persona non era arrivata».

I sospetti si sono così concentrati su di lui. Raggiunta l’abitazione i poliziotti lo hanno trovato anche in possesso di un documento di identità falso. Il questore Ciriello si è limitato a complimentarsi con i suoi uomini «che hanno lavorato in modo esemplare». «Quando siamo arrivati al motel Silk di San Martino la stanza in cui il 41 enne e la 18enne non era ancora stata rifatta — ha rivelato Battista —. Abbiamo trovato macchie di sangue e nella vasca da bagno capelli della giovane. La ricostruzione fatta dall’uomo comunque è ancora tutta puntualizzare». Gli indumenti, la borsetta con gli effetti personali e tre cellulari della ragazza sono stati trovati in un cassonetto dell’immondizia dell’autogrill Agip di Muggiano Est lungo la tangenziale Ovest di Milano. Qui li aveva gettati il 41enne nel suo ritorno verso casa