Codogno, 8 agosto 2013 - Drastico calo, soprattutto nella zona di Codogno, delle realtà produttive di pomodoro. Ed ora che la raccolta 2013 è partita, anche se con una decina di giorni di ritardo a causa del maltempo primaverile, si analizza a ritroso il percorso del settore. Ed emerge, dai dati Coldiretti, che per gli agricoltori l’ortaggio rosso è sempre meno redditizio. Tanto che, nel tempo, molti imprenditori hanno abbandonato questo genere di colture per dedicarsi al mais dolce. Tutto perché più redditizio e meno costoso.

Da stime Ersaf su dati Istat, l’anno scorso nel Lodigiano erano 230 gli ettari dedicati al pomodoro da industria e la produzione totale, sempre  in quel periodo, è stata di 184.000 quintali. Nel 2010 invece si parlava di 660 ettari dedicati con 528000 quintali; nel 2011 di 366 ettari con 292.800 quintali. Nel frattempo gli agricoltori in generale operativi sul territorio e  le cui attività sono state provate dal maltempo pre estivo e da un episodio di grandine a luglio (Lodi Vecchio, Montanaso Lombardo, Cornegliano Laudese, Mairago, Ossago Lodigiano, San Martino In Strada, Orio Litta, Senna Lodigiana, Somaglia, Guardamiglio, Castelnuovo Bocca D’adda e Caselle Landi) attendono i contributi della Regione.  L’importo totale di rimborso a disposizione per il territorio lodigiano sarà di 5.700.000 euro.

Paola Arensi