Lodi, 24 gennaio 2013 - E' dura a morire la brutta abitudine delle firme false per le liste elettorali. Nella serata di mercoledì è stata trovata a Milano, dopo alcune perquisizioni in case e studi legali, una mole considerevole di documentazione per falsificare gli elenchi dei sostenitori. L'operazione, coordinata dalla Procura di Lodi e condotta dai carabinieri di Lodi e dalla Digos, ha portato alla luce 83 timbri con il nome di giudici di pace di vari comuni italiani (lombardi, ma anche liguri, piemontesi e molisani), compreso il Comune di Roma; alcuni timbri tondi comunali; decine di certificati elettorali di cittadini italiani. Tali documenti e sigilli sarebbero serviti per autenticare falsamente gli elenchi di sottoscrizione tuttora in corso di elaborazione.

L'indagine, riferisce la Procura di Lodi, era partita da una segnalazione dell'ufficio elettorale del Comune su alcune irregolarità sugli elenchi dei sottoscrittori della lista elettorale 'La Destra-Storace'. Le verifiche della questura e della Digos sui 516 cittadini presenti negli elenchi, acquisiti sabato scorso, hanno confermato la contraffazione. I presunti firmatari negano di aver siglato i documenti, così come il giudice di pace che avrebbe apposto il suo timbro sugli elenchi di Lodi.

In un secondo momento, spiegano i carabinieri, un altro fatto sospetto: all'ufficio elettorale di Lodi sarebbe arrivata una nuova richiesta di certificati elettorali da parte di un aderente al partito "Lega Lombardo Veneta", ma la richiesta sarebbe stata fatta per nominativi del tutto sovrapponibili all'elenco dei sottoscrittori della lista "La Destra di Storace" gia' sequestrata. Per di più, il caso veniva connesso con un procedimento simile in atto a Cavenago d'Adda. In vari comuni della provincia di Lodi risultava infatti che alcuni elenchi erano stati falsificati con i nominativi di cittadini emigrati o deceduti a favore del "Movimento Italia Giusta". Le indagini si sono estese in questo momento in tutta Italia.