Lodi, 4 gennaio 2012 - Allarme polveri sottili: il 2013 nel Lodigiano è cominciato male. Per fortuna, la pioggia ha migliorato la situazione, soprattutto nell’Alto Lodigiano. Invece, il primato negativo spetta alla Bassa. Con l’arrivo di gennaio, per chi tiene d’occhio i livelli dello smog in provincia, sono arrivate solo batoste. Dalla fine del 2012 a ieri, infatti, le polveri sottili non sono mai state sotto il livello massimo consentito dalla legge, cioè 50 microgrammi per metro cubo.
 

Lo hanno svelato le nove centraline di rilevamento presenti in provincia, installate a Codogno, Turano Lodigiano, Bertonico, San Rocco al Porto, Abbadia Cerreto, Castiraga Vidardo, Montanaso Lombardo, Tavazzano e Lodi. Complici forse i fuochi d’artificio, il primo dell’anno Codogno ha raggiunto il primato negativo con una rilevazione di 93 microgrammi per metro cubo. Infatti, nonostante le campagne di prevenzione sui pericoli e di sensibilizzazione nei confronti degli animali, gli spettacoli pirotecnici sono stati numerosi anche nella notte di San Silvetro d’addio al 2012.

Ma se Codogno ha meritato la maglia nera, tutte le altre centraline del territorio non sono rimaste molto lontane dal primato negativo tanto che, per tutto l’1 gennaio, hanno segnato un valore oltre gli 80 microgrammi di polveri per metro cubo d’aria. Il 1 gennaio la situazione a Lodi era leggermente migliore con un livello di 57 microgrammi per metro cubo, mentre a Tavazzano il Pm10 era a quota 51. Lo stesso giorno Codogno deteneva ancora il primato negativo con 60 microgrammi per metro cubo, così come Bertonico. Si è scesi a 34 a San Rocco al Porto mentre è stato impossibile avere i dati per Turano, Abbadia e Castiraga. A Lodi, il 2 gennaio la situazione è smigliorata, ma solo grazie alla pioggia che ha lavato via l’aria malsana. Stessa cosa a Tavazzano, che ah registrato un - 5 nella quantità di polveri disperse nell’atnosfera.
 

Ieri situazione migliorata un po’ ovunque, sempre a causa della pioggia. Guido Lanzani della sede centrale dell’Arpa di Milano, esperto di rilevazione e analisi delle polveri, riferendosi alla provincia di Lodi ha commentato: «I fuochi d’artificio bruciano male, sono una combustione non controllata e irregolare. Quindi certamente contribuiscono a innalzare la concentrazione di polveri sottili nell’aria. Da studi eseguiti nel tempo, sulla composizione delle polveri in questi periodi festivi, è stato dimostrato che i rilevatori in grado di fornire dati ogni ora, come ce ne sono pochi in Lombardia, mostrano livelli elevati soprattutto intorno all’una di notte dell’1 gennaio. Poi però, visto l’ampio volume del territorio, questo fenomeno si disperde in poche ore. E se piove è ancora meglio...».

di Paola Arensi