Lodi, 6 dicembre 2012  — Prosegue il processo che vede indagato il vice presidente della Regione Lombardia ed ex deputato della Lega, Andrea Gibelli. È accusato di lesioni e maltrattamenti nei confronti della ex moglie, Maria Giovanna Venturini. La vicenda risale al 15 ottobre del 2009, quando la donna si presentò di sera all’ospedale di Lodi con lividi e ecchimosi sul corpo raccontando di essere stata picchiata dal marito.

Secondo l’accusa, Gibelli sarebbe entrato in casa della donna, dal momento che i due erano separati da marzo, dopo aver ricevuto una busta contenente le fatture per le spese delle due figlie, la gettò a terra e poi la schiacciò tra l’uscio e la porta colpendola per tre volte con la porta. Ieri, nell’udienza di fronte al giudice di pace, era assente il vicepresidente della Regione ma sono stati ascoltati testimoni e l’ex moglie. La donna non solo ha confermato quanto dichiarato su diverse testate nazionali in merito alla vicenda, ma ha ribadito la sua versione dei fatti. Il giudice però, dopo aver ascoltato entrambi gli avvocati e i testimoni, ha deciso per il rinvio dell’udienza, così da poter aver modo di ascoltare altre persone informate dei fatti prima della sentenza. La data della prossima udienza doveva essere il 20 dicembre, ma per impegni di lavoro dell’avvocato difensore di Gibelli, è stata rinviata al 21 febbraio. Uno slittamento che farà dilatare i tempi del processo. E si palesa la possibilità che la sentenza definitiva, di assoluzione o condanna, arrivi dopo l’infuocata campagna elettorale per la Regione.

Da.Be.