di Daniele Bellocchio e Fabrizio Lucidi

Lodi, 7 novembre 2012 - Gli investigatori hanno trovato tracce biologiche sul luogo dove è stato ucciso Giovanni Sali, carabiniere di quartiere di 48 anni. Anche se la Procura non conferma né smentisce, da indiscrezioni risulta che gli investigatori siano stati riforniti di gran quantità di tamponi e materiale da repertamento per raccogliere e salvare da contaminazione eventuali impronte, saliva o tracce di sangue.

Parte degli indizi sarebbe già sul tavolo dei Ris, che dovranno selezionare le tracce utili alle indagini ed eventualmente collegarle a un nome e cognome. Anche se, in caso di test del Dna, bisogna basarsi sugli archivi delle forze dell’ordine. E lì sono custoditi solo i profili genetici dei pregiudicati. Se - come sospettano gli investigatori - a uccidere è stato un balordo, potremmo essere alla vigilia di una svolta. Intanto, si attendono i risultati degli esami istologici, come la comparazione di tracce di sangue trovate sul posto con quello del carabiniere, per verificare che non ci siano tracce biologiche di estranei, e l’esame di frammenti di pelle.

Fondamentali anche le comparazioni balistiche sui proiettili ritrovati e l’arma del carabiniere. I militari stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere. Ieri gli investigatori sono tornati in via Del Tempio, luogo del delitto, e hanno aperto il cassonetto della Caritas per la raccolta dei vestiti per i poveri: hanno prelevato abiti, nell’ipotesi in cui il killer abbia gettato i suoi. In Procura, però, nulla viene smentito nè confermato. Ciò che è certo é quanto emerso dall’autopsia, cioè che ad uccidere Sali è stato uno solo dei due colpi sparati con la pistola d’ordinanza.

Il proiettile fatale ha perforato il cuore e il polmone sinistro dell’uomo. Intanto, ieri Cavenago d’Adda, paese dove viveva Sali, ha accolto la salma del carabiniere per la camera ardente. Tanti hanno lasciato fiori, biglietti e foto in memoria del “gigante buono”. Oggi alle 11 Lodi tributerà l’ultimo saluto al suo carabiniere di quartiere, nel Duomo, con i funerali di Stato, un minuto di silenzio nelle scuole e negli uffici pubblici. E i negozi terranno la saracinesca abbassata dalle 11 alle 12.