di Paola Arensi

Lodi, 1 novembre 2012 - Incontro nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, ieri a Roma, per salvare i 38 dipendenti su 89 dichiarati “in esubero” dalla Newlat di Lodi, proprietaria del polo ex Polenghi Lombardo a San Grato. Manager dell’azienda e sindacati hanno raggiunto una prima intesa. è durato oltre tre ore e mezzo il tavolo (dalle 11 alle 14.30) a cui hanno partecipato Angelo Mastrolia, amministratore delegato di Newlat, Stefano Cometto, direttore del personale, e i sindacalisti Massimo Marazzi delle Rsu, Paolo Zanetti, segretario provinciale Flai Cgil e Domenico Ossino, segretario Uila. Quest’ultimo, in serata, ha commentato: «È stato un incontro decisamente positivo, segno che l’11 ottobre - scioperando compatti - i lavoratori hanno fatto la loro parte. Adesso raccogliamo i frutti. Ma è anche merito del Ministero, rappresentato da un funzionario, che ha saputo conciliare le parti e far sottoscrivere un accordo per collaborare, da ora in poi, nelle scelte».

«NewLat si è impegnata a lasciare i licenziamenti come “ultima spiaggia” e ad attivare, al contrario, gli ammortizzatori sociali, eventuali uscite spontanee, con modalità ancora da stabilire e prepensionamenti — spiega Ossino —. Anche se nella fabbrica di Lodi i pensionabili si contano sulle dita di una mano». Comunque, l’incubo licenziamenti è slittato e, per il momento, i lavoratori possono tirare un respiro di sollievo: «Il 6, 13 e 20 novembre ci saranno tre incontri tra sindacati e azienda. Per prima cosa la proprietà ci illustrerà il piano industriale presentato oggi (ieri per chi legge, ndr) al Ministero. Poi potremo ragionare sulle prossime mosse», dice Ossino. Ieri è stata una giornata importante anche a Lodi: un lavoratore Rsu della Newlat, infatti, è stato invitato al cinema Fanfulla per l’evento “Bersani a Lodi”. Dibattito in cui il politico del Pd ha parlato dello stato di crisi del territorio «e il nostro collega ha dato la sua testimonianza», spiega Ossino.