Lodi, 22 settembre 2012 - Stefania Menin, docente dell'istituto Bassi di Lodi residente a Lodi Vecchio, riflette sulla situazione paradossale che stanno vivendo, insieme a lei, altri 405 idonei alla dirigenza scolastica che hanno sostenuto a Milano il concorso, dopo due anni di studio e sacrifici, per poi vedersi "congelare" l'incarico in attesa del verdetto. Il giudizio che stabilirà se le buste eranoveramente troppo trasparenti e quindi irregolari, come sostengono i ricorsisti e quindi si dovrà rifare tutto.

"La nota vicenda porta alla luce la fragilità del sistema scuola (e forse dell'intera Pubblica Amministrazione che risulta attaccabile per una questione di grammatura delle buste), e che proprio per questo necessita di concrete risposte ai problemi che insorgono al suo interno - introduce l'insegnante-. Certamente il dirigente scolastico in quanto figura strategica svolge un ruolo fondamentale nel sistema, e la sua mancanza o la sua presenza a metà , come avviene con la reggenza in una o più istituzioni scolastiche, non è funzionale al funzionamento della “buona scuola”. Per questo sembra inverosimile il fatto che la scuola lombarda avendo a disposizione 406 nuovi dirigenti scolastici idonei e preparati, non li possa mettere sul campo per la pubblica utilità". La portavoce ricorda che "la società intera transita per la scuola. La scuola è di tutti, la scuola è per tutti. E allora lo sono anche i suoi problemi".

Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto Comprensivo, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio; organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali; promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio delle libertà di insegnamento, per l’esercizio delle libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni; adotta provvedimenti di gestione delle risorse e del personale; relaziona al Consiglio d’Istituto in merito alla direzione e al coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa.

"Questa figura si avvale della collaborazione di Direttore dei Servizi Amministrativi, Collaboratori con Funzioni Strumentali talora ricoperte da docenti, che in questo modo svolgono funzioni altre rispetto all'insegnamento per almeno una parte del proprio orario di servizio. Quindi mancando il dirigente una ulteriore quota di risorse umane dedicate prettamente all'utenza viene decurtata per assolvere i suoi compiti".

"A questo punto l'attenzione per la didattica e la responsabilità rispetto il successo formativo dello studente, diventa forse, purtroppo, meno prioritaria per il dirigente scolastico, che lavora il doppio praticamente allo stesso prezzo, oberato dalle mille incombenze di cui abbiamo detto sopra - continua la professoressa-.Da qui la situazione attuale, che vede scuole dello stesso tipo nello stesso territorio che scoppiano e scuole che chiudono, o vedono ridotte le classi per essersi fatte una non buona nomea, magari anche a causa della mancanza di una figura dirigenziale stabile".

di Paola Arensi