Lodi, 7 agosto 2012 - Treni e autobus più cari da settembre. E puntuale come un orologio svizzero arriva anche per i pendolari lodigiani la stangatina d’agosto. La Giunta regionale della Lombardia nella sua ultima seduta prima della pausa estiva ha approvato ieri mattina un aumento delle tariffe per i biglietti ferroviari e delle autolinee. L’incremento è del 2,64%.

La delibera è stata licenziata quale «ulteriore adeguamento delle tariffe all’inflazione previsto dal sistema del trasporto pubblico regionale». Tradotto in euro per i pendolari lodigiani significa che ad esempio un viaggio da Codogno a Milano in seconda classe costerà, dal primo settembre, non più 5,15 euro ma 5,30 euro. La tabella allegata alla delibera non è ancora disponibile ma presumibilmente saranno gli aumenti questi: la tratta Lodi-Milano passa da 3,75 euro a 3,9 euro, la Codogno-Lodi da 2,65 euro a 2,72 euro, la Codogno-Pavia da 4.45 euro a 4,57 euro, la Codogno-Cremona da 3,05 euro a 3,13 euro. Ad essere più costosi saranno anche gli abbonamenti. Quelli mensili, sempre tarati per una seconda classe, costeranno 84,20 euro (e non più 82 euro) per chi viaggia tra Codogno e Milano, 67,22 euro (e non più 65,50) per chi si sposta tra Lodi e Milano. Il mensile Codogno-Lodi aumenta da 49.50 euro a 50,80 euro, Codogno-Pavia passa da 74,50 euro a 76,47 euro e Codogno-Cremona da 55 euro a 56,45 euro. Alcuni viaggiatori si ritroveranno la “bella sopresa” al rientro dalle ferie. Di certo non il “bentornato” che si sarebbe potuti augurare.

 

Contro la decisione si scaglia il consigliere regionale lodigiano del Pd Fabrizio Santantonio. «È la solita “stangatina” agostana che arriva dopo una serie di rincari che, negli ultimi due anni, hanno aumentato di oltre un terzo il costo delle varie tratte — protesta —. Ricordo che l’anno scorso era stata applicata una variazione delle tariffe pari al 24%, con questo ulteriore ritocco del 2,64% si va ad incidere ancora una volta pesantemente nelle tasche dei lombardi. E tutto questo in un momento in cui le politiche regionali dovrebbero essere concentrate sul sostegno alle famiglie».

«Questo aumento dei prezzi non è assolutamente giustificato visto e considerato che non vi è alcun miglioramento della qualità del servizio offerto — aggiunge —. I pendolari lodigiani continuano a registrare i soliti e numerosi disservizi che vanno dalla scarsa pulizia dei vagoni alla mancata puntualità dei treni. Una vera beffa se si considera che il rincaro delle tariffe del trasporto pubblico locale è calcolato proprio su questi due parametri».

di Tiziano Troianiello

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