Lodi, 12 maggio 2012 - Entro il mese di maggio Rfi (Rete ferroviaria italiana) presenterà un piano operativo per la rimozione dell'amianto dal tetto dell'ex casello ferroviario di viale Calabria. L'ordinanza del sindaco, presentata dal Comune dopo i ripetuti solleciti (a partire dal 2010) formulati tramite 'Il Giorno' da Consumerpoint, che sul tema dell'amianto aveva anche promosso (col Movimento 5 stelle) un convegno alcune settimane fa, ha dunque cominciato a sortire i suoi effetti. Il documento del Comune era stato emesso il 20 marzo scorso e dava a Rete ferroviaria italiana 30 giorni di tempo, a decorrere dalla notifica, per valutare la presenza di eternit deteriorato e provvedere, nel caso, «all'incapsulamento o alla rimozione» del pericoloso materiale, che se respirato può avere effetti cancerogeni.

L'ordinanza è stata notificata alla sede legale di Roma della socetà ferroviaria il 4 aprile e dunque la rimozione sarebbe dovuta avvenire entro il 4 maggio scorso. Nel frattempo le Guardie Ecologiche Volontarie del Comune avevano avvisato il responsabile dello scalo ferroviario di Lodi, perché a sua volta sollecitasse la direzione regionale della Lombardia.

Il 17 aprile Rete ferroviaria italiana ha risposto, con una nota inviata per conoscenza anche all'Asl, comunicando che 5 giorni prima, il 12 aprile, un funzionario dell'Unità Territoriale Milano Linee Sud di Rfi aveva effettuato un sopralluogo in viale Calabria insieme a personale di una ditta specializzata, constatando che «parte della copertura dell'immobile risulta realizzata in eternit; la struttura stessa risulta regolarmente censita ed inserita nel programma di smaltimento dei materiali contenenti eternit per il corrente anno ».

Rfi dunque ha poi reso noto che entro la fine del mese proporrà un piano di smaltimento (anche se non, ancora, lo smaltimento effettivo, come imposto dall'ordinanza) che, comunque, verrà realizzato «secondo i tempi di legge» non appena autorizzato. Una prima denuncia pubblica tramite "Il Giorno" da parte di Consumerpoint del degrado della copertura in eternit dell'ex casello, situato nel popoloso quartiere di San Bernardo, era avvenuta nel 2010. All'epoca l'Asl chiese al Comune di impegnare Rfi ad un intervento.

L'amministrazione comunale inviò alcune lettere di sollecito, senza ottenere risposta. Un nuovo appello di Consumerpoint del marzo scorso ha invece sortito l'effetto: il Comune ha emesso l'ordinanza, Rfi sta provvedendo.

laura.debenedetti@ilgiorno.net