Firenze, 9 maggio 2012 - Blitz della Finanza nella sede di Banca Monte dei Paschi di Siena. Una cinquantina di finanzieri si sono presentati questa mattina, prima dell’apertura degli uffici, a Rocca Salimbeni, sede dell'istituto di credito. L'inchiesta che ha portato al blitz, condotta dalla Procura di Siena, sarebbe incentrata sull’acquisizione di Antonveneta, le ipotesi di reato sono manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza. Gli indagati, al momento, sarebbero "alcuni dirigenti dell’istituto senese e di altre società di credito". Lo rifersice l'Ansa citando fonti vicine all'inchiesta.

L'ACQUISIZIONE DI ANTONVENETA NEL MIRINO - Banca Antonveneta nel 2007 è uno degli asset di Abn Amro attribuiti al Banco Santander, che partecipa al consorzio con Royal Bank of Scotland e Fortis nell'Opa sulla banca olandese, che controlla Antonveneta. Nell'operazione la banca viene valutata circa 6,5 miliardi. A sua volta Abn Amro aveva acquistato Antonveneta dopo la dura battaglia con la Banca popolare di Lodi di Fiorani per 7,5 miliardi. Mps, pochi mesi dopo l'operazione che consegna Antonveneta al Santander acquista la banca per
9,3 mld.

IL COMUNICATO DELLA PROCURA - La Procura della Repubblica di Siena - si legge in un comunicato - ha disposto una serie di perquisizioni presso le sedi legali della Banca Monte dei Paschi di Siena, della Fondazione Monte Paschi di Siena, del Comune e della Provincia, di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonché di abitazioni private.

L'INCHIESTA - Le ipotesi investigative - informa la Procura - riguardano i reati di manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta ed ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi.