Turano Lodigiano, 16 gennaio 2012 - Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Turano Lodigiano ha fatto distribuire casa per casa una guida sui servizi locali. La sezione finale del volume include questionari di Customer satisfaction. (soddisfazione del cliente ndr) che la popolazione potrà utilizzare per dare un parere su politici e dipendenti. Figure di cui è stato stampato integralmente il nome e il cognome. Cosa che ha fatto salire sulle barricate i sindacati.

È stato Giuseppe Stoppini, segretario della funzione pubblica Cgil, a lanciare l’allarme: «Sabato ho fatto mie le richieste dei quattro dipendenti comunali interessati. Tre uomini e una donna impiegati nella polizia locale, all’anagrafe, alla guida dello scuolabus, nella manutenzione delle strade e negli uffici ragioneria e tributi. Persone provate dall’aver visto i loro nomi e cognomi di fianco a richieste di Customer satisfaction. Riteniamo sia stata una scelta poco elegante. Il disagio è evidente e giustificato». Poi il sindacalista ha proseguito: «Anche se non siamo stati coinvolti, avremmo potuto capire un’indagine di gradimento generale. Ma per questioni contrattuali e di etica, la richiesta specifica di pareri su ogni singolo individuo ci sembra fuori luogo.

Di solito si cerca di capire quali sono i problemi di un determinato ufficio e poi si risolvono internamente. La legge Brunetta chiede questo ma con rispetto dei dipendenti». Il sindaco Umberto Ciampetti ha replicato: «I questionari sono la parte finale di un’utilissima guida. Una sessantina di pagine in cui sono descritti i servizi nel dettaglio. Informazioni pratiche comprensive di nomi, cognomi e recapiti. Tutto per agevolare il cittadino. A Turano non era mai stato fatto un lavoro così completo. Non volevamo certo urtare la sensibilità di nessuno e ci scusiamo se l’iniziativa è stata fraintesa. Però ricordiamo che sono i cittadini che pagano amministratori e dipendenti e quindi, secondo noi, hanno diritto di dare un parere. Ci siamo messi tutti alla pari perché nuotiamo nella stessa direzione. E nell’ottica della trasparenza abbiamo persino pubblicato i modelli Cud della maggioranza».

Poi la precisazione: «Si tratta soltanto di un mezzo per permettere alla popolazione di segnalare eventuali necessità o problematiche. Di certo non si valuta quello che fanno i dipendenti, bensì il livello di cortesia che garantiscono all’utenza. Questo è uno dei tasselli fondamentali per far funzionare bene le cose. Per me è importante sapere quanta pazienza viene dedicata, in municipio, ai nostri anziani che chiedono aiuto. L’intento non era certo punitivo».