Lodi, 28 dicembre 2011 - Nonostante la temperatura sia scesa sotto lo zero nelle ore notturne, la Provincia non ha dovuto ancora fare interventi sostanziali di prevenzione delle gelate sulle strade del territorio. «Siamo intervenuti solo in alcuni casi, spargendo sale su alcuni manufatti che attraversano i grandi fiumi, perché la condensa che si crea in quei punti contribuisce a creare il ghiaccio nelle ore notturne. Ma non c’è ancora stato alcun spargimento generalizzato di cloruro di sodio» dicono da Palazzo San Cristoforo.

Perché le strade vengano ricoperte da una patina di ghiaccio, infatti, non basta che la temperatura scenda sotto lo zero: «La gelata è determinata dalla concomitanza di alcuni fattori - spiegano dall’ufficio Viabilità, guidato dall’assessore Nancy Capezzera -: oltre all’abbassamento delle temperature un elemento determinante è che l’umidità si avvicini al 100%. Ma la strada potrebbe essere stata esposta al sole durante il giorno e dunque avere una temperatura superiore a quella esterna, incidendo sul fenomeno. Ed infatti in questi giorni di “freddo secco”, le strade sono asciutte e il ghiaccio non si forma».

La Provincia da quest’anno ha adottato definitivamente, dopo la sperimentazione dello scorso anno, uno strumento predittivo ritenuto molto veritiero: «Si tratta di un programma computerizzato collegato ad un sistema di radar meteorologici installati a Linate, Teolo (PD) e Concordia Sagittaria (Ve), che coprono tutto il centro-nord e dà previsioni abbastanza precise per i due giorni successivi. Un “giro completo” del territorio con spargimento di 15-20 grammi di sale a metro quadrato costa 6-8 mila euro alla volta: uscire solo al momento giusto significa dunque risparmiare. Abbiamo inserito i nostri confini provinciali e siamo in grado di verificare, in maniera dettagliata, quali siano le temperature, dove potrebbe colpire una eventuale precipitazione, dove si potrebbe formare del ghiaccio. Un esempio? Per il 28 e 29 dicembre (oggi e domani) le temperature al suolo scendono sotto lo zero ma solo per il 29 viene al momento segnalato un rischio “icing”, di probabile formazione di ghiaccio perché l’umidità, già oggi al 50%, tende a salire nei due giorni fino al 100%. Una previsione per il capodanno è prematura ma il rischio neve sembra lontano».

In ogni caso l’ente è pronto ad intervenire: «Abbiamo 10 mezzi spargisale. Avevamo già circa 400 tonnellate di cloruro di sodio ma, com’è consuetudine, abbiamo fatto un’ulteriore scorta, acquistando, con 60-70 mila euro, altre 400-500 tonnellate. Il sale è usato puro per prevenire il ghiaccio, mischiato a sabbia in caso di neve. Il tutto è stoccato nei nostri 3 centri operativi di Castiglione, Ossago e Galgagnano, oltre che nei 2 magazzini di Castelnuovo e Mairano di Casaletto. In totale 5 località così i mezzi (agli spargisale si aggiungono 50-55 lame per lo sgombero neve, ndr), che già da tempo seguono percorsi codificati, possano rifornirsi senza tornare indietro.