Milano, 23 ottobre 2011 - Si dice "commosso" il governatore lombardo Roberto Formigoni. Ha letto attentamente l’appello a lui indirizzato, pubblicato ieri sul Giorno, che racconta il caso di Matteo. Quattro anni, affetto da una malattia che gli impedisce di muoversi in maniera autonoma: ogni giorno è costretto a viaggiare nel bagagliaio del furgone del Comune, seduto sul suo passeggino, per raggiungere la scuola materna di Castelnuovo Bocca d’Adda, nel Lodigiano. Il motivo? L’amministrazione locale dice di non avere i 1.200 euro necessari per dotare il veicolo di un seggiolino speciale per il piccolo Matteo.

 

Presidente Formigoni, sappiamo bene che il caso non è di competenza diretta della Regione, ma 1.200 euro sembrano davvero una cifra esigua.
«Purtroppo, gli enti locali sono stati colpiti da tagli pesantissimi: siamo tutti costretti a fare i salti mortali, anche nel settore degli aiuti alle persone. Comunque, in questo caso vale davvero la pena lavorare sodo per risolvere il problema».

 

Quindi?
«Da lunedì (domani, ndr) mi attiverò subito per contattare il sindaco del Comune e l’Azienda sanitaria competente: voglio approfondire l’argomento e capire soprattutto quali siano le difficoltà e perché non si riesca a venirne a capo. Sia chiaro, non butto la croce addosso al primo cittadino: so benissimo le difficoltà alle quali deve far fronte. Tuttavia, è giusto che Matteo viaggi insieme ai compagni di scuola e che i genitori non si sentano messi da parte o esclusi».

 

Tutta colpa dei tagli?
«I Comuni, le Province e le Regioni stanno passando le pene dell’inferno: sono stati ridotti i trasferimenti per milioni di euro, non è facile riuscire a trovare le risorse. Comunque, mi impegnerò in prima persona per dare una mano al piccolo Matteo e alla sua famiglia».

 

Se il Comune di Castelnuovo Bocca d’Adda dovesse confermare la mancanza di fondi, la Regione potrebbe entrare in campo?
«Stiamo parlando di denaro pubblico, quindi ci sono regole e competenze da rispettare. Per ora, posso assicurare che la vicenda sarà affrontata in tempi rapidi, anche perché non c’è una causa più valida di questa per utilizzare i soldi dei cittadini».