Mulazzano, 15 ottobre 2011 - Ieri mattina blitz dei carabinieri della stazione di Tavazzano assieme agli agenti della Polizia locale di Mulazzano all’interno di un’azienda agricola in località Ronco Marzo dove era stata segnalata la presenza di un allevamento abusivo di cani. E infatti, i sospetti si sono tramutati in realtà quando gli investigatori hanno fatto irruzione all’interno di uno stabile della cascina, adibito in origine a porcilaia, dove erano detenuti in condizioni igieniche e sanitarie disastrose ben 52 cani da caccia di varie razze e taglia. Erano chiusi in vari serragli e senza guinzaglio.

 


Carabinieri e Polizia locale hanno identificato e denunciato quelli che sono ritenuti i gestori dell’allevamento abusivo: P.D., 74 anni, nato e residente a Mulazzano, M.R.E, 63 anni, nata a San Rocco al Porto ma pure lei residente a Mulazzano, L.A., 61 anni, nato a Lodi, e M.G., 55 anni, originario di Soncino ma domiciliato a Peschiera Borromeo. I primi due sono i proprietari dello stabile, mentre gli ultimi due i proprietari degli animali. Secondo gli investigatori, gli animali sarebbero stati poi venduti.


Sul posto sono stati chiamati anche gli specialisti del Servizio veterinario dell’Asl di Lodi che hanno sequestrato i locali, privi di qualsiasi autorizzazione, e hanno accertanto che 39 animali - tra cui diversi cuccioli - erano sprovvisti del microchip d’identificazione obbligatorio per legge. I quattro ora sono accusati di maltrattamento di animali in concorso.