Lodi, 20 settembre 2011 - «Sbandierata» di protesta davanti alla banca troppo spesso nel mirino dei rapinatori. E l’azienda concede la guardia giurata. Il sit in è scattato ieri mattina da Ettore Necchi, dirigente nazionale Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) e dal collega Luca Colombo, e ha prodotto i risultati sperati: «Siamo stati i primi che si sono spinti così avanti. Tutto per tentare di difendere il diritto alla tranquillità dei nostri colleghi che sono alla mercé dei malviventi. Alla quarta rapina in due anni, la filiale di Sordio, che fiancheggia la via Emilia, “autostrada della delinquenza” per eccellenza, perché permette comode fughe ai rapinatori, necessitava della guardia giurata fuori dagli uffici.

E quando l’azienda ha saputo che saremmo arrivati con la bandiera della Fabi, siamo stati assecondati: è arrivata una guardia a presidiare la filiale. Cosa che rende decisamente più sereni i dipendenti — assicura Necchi —. Siamo arrivati alle 8.30 con bandiere e striscione “Sicurezza: banca se ci sei batti un colpo” ma con grande sorpresa e gratitudine verso chi ha preso questa decisione, abbiamo notato che la guardia giurata era già sul posto».
 

Colombo conclude: «L’intervento di sabato è stato produttivo e siamo contenti perché è la prima volta che il giorno lavorativo seguente a una rapina ci troviamo fuori la sorveglianza. Ora però ci auguriamo resti. Se così non sarà, torneremo a protestare. Però la filiale va trasferita in locali più consoni. Ora si trova lontana dai negozi, tra i palazzi, e i malintenzionati potrebbero rimanere appostati per ore senza dare nell’occhio. È troppo pericoloso».