Lodi, 15 settembre 2011 - Allarme bomba al Fatebenefratelli di San Colombano al Lambro, arrivano gli artificieri. L’ordigno bellico è stato scoperto dai dipendenti della struttura nel pomeriggio di martedì. Si tratta di una bomba piuttosto piccola, di mortaio, ma ancora attiva e risalente alla seconda guerra mondiale. L’insolita scoperta ha provocato un’apprensione generale all’interno dell’ospedale, ma per fortuna non ci sono state conseguenze per nessuno.

Quando il personale ha ritrovato l’insolito oggetto, semi sepolto nel giardino della struttura, dove si stavano svolgendo lavori di manutenzione, ma ancora perfettamente integro in tutte le sue parti, lo ha riposto in una scatola e consegnato ai carabinieri della stazione locale, arrivati per un sopralluogo. Poi i militari hanno chiesto l’intervento del nucleo artificieri dei carabinieri di Milano, sul posto dopo circa un’ora. A quel punto è stato stabilito che l’ordigno era ancora attivo e così gli operatori hanno preferito trasferirlo temporaneamente in un luogo più isolato. Il reperto bellico è stato quindi sepolto e messo in sicurezza in un campo poco distante dall’ospedale.
 

Un'area recintata e inaccessibile che, comunque, per evitare problemi, è stata presidiata fino all’eliminazione del pezzo di artiglieria. A seguire, alle 21, gli artificieri lo hanno fatto brillare con tutte le dovute cautele e hanno smaltito i pezzi rimasti. Probabilmente l’oggetto si trovava nell’area privata del Fatebenefratelli da parecchio tempo, ma evidentemente nessuno l’ha mai notata nonostante nella struttura passino giornalmente parecchie persone. Forse l’ordigno apparteneva a qualche collezionista che in passato ha voluto liberarsene e lo ha lanciato nella recinzione del centro. Ma queste sono soltanto ipotesi dato che è impossibile stabilire con certezza cosa sia accaduto veramente.

 
Negli ultimi mesi altre bombe sono state trovate a Lodi in via Paolo Gorini, sotto il mobile di una storica associazione locale e lungo le rive o sui fondali del fiume Adda. E così anche nella Bassa Lodigiana tra San Rocco al Porto e Santo Stefano Lodigiano.