Lodi, 13 settembre 2011 - Era stato inseguito da sei persone e arrestato dopo uno scippo messo a segno poco prima in via Sottocorno a Lodi. Ma a distanza di due giorni Antonio Battiato, 37enne originario del Catanzarese ma residente da tempo a Lodi, è già stato rimesso in libertà in attesa del processo a suo carico che si terrà il 28 settembre.

Il giudice infatti, nell’udienza di convalida del fermo di ieri mattina, ha disposto per il giovane, risultato dagli accertamenti incensurato, la sola misura dell’obbligo di firma giornaliero al commissariato.

 

Già l’8 settembre un altro ladro arrestato a Somaglia dopo un furto in abitazione, il molvavo 18enne Maxim Cavruc, era stato scercerato dal giudice senza alcuna misura aggiuntiva pur essendo imputato in un altro procedimento per omicidio volontario per un investimento mortale avvenuto nel 2009 a Milano durante la fuga a bordo di un’auto rubata.

 

Lo scippo che ha visto protagonista il 37enne Battiato è avvenuto poco prima delle 13 di sabato, a Lodi. Una signora di 81 anni (C.D.B. le iniziali) stava tornando dall’ospedale quando è stata affiancata in via Sottocorno (in zona Laghi) dal 37enne in bici, che le ha strappato la borsa proseguendo poi la corsa verso via Secondo Cremonesi.

L’anziana ha chiesto aiuto a una coppia di Montanaso, che si è gettata con la la sua auto all’inseguimento. Il tempo di svoltare, e poco dopo i due hanno “placcato” il bandito all’altezza del civico 38. A dargli manforte sono arrivati due ragazzi africani e due italiani dal vicino bar Garda, raggiunti poco dopo anche dall’equipaggio di una volante che ha arrestato l’uomo.

 

Ieri mattina all’udienza di convalida il giovane ha tentato di giustificarsi dicendo di aver perso da poco il lavoro: «Non so cosa mi sia preso — ha raccontato al giudice — Non ho mai fatto una cosa del genere». Visto il suo status di incensurato il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto l’obbligo di firma, in attesa del processo rinviato al 28 settembre.