Lodi, 24 maggio 2011 - I consiglieri provinciali di minoranza sono più trasparenti di quelli di maggioranza. Mentre infatti tutti gli esponenti dell’opposizione (centrosinistra e Udc) hanno consegnato agli uffici di Palazzo San Cristoforo il prospetto indicante i redditi dichiarati nel 2009, cinque rappresentanti della coalizione di Governo hanno voluto mantenere il velo sui loro guadagni. Per loro non c’era nessun obbligo di legge. Consegnare i documenti rappresenta un atto volontario, di trasparenza nei confronti degli elettori. Dei 25 componenti del Consiglio provinciale (24 consiglieri più il presidente), sono stati in 20 coloro che hanno presentato la loro dichiarazione dei redditi.

Le cinque “pecore nere” sono stati due esponenti del Pdl (Emanuele Arensi e Nerino Mazzoleni), due leghisti (Arianna Fornaroli e Maurizio Villa) e Mario Rocca, eletto in forza alla lista civica “Insieme per il Lodigiano”. Passando all’analisi dei dati si scopre invece che il “Paperone” dei Consiglieri trasparenti è Gianfranco Concordati, tessera del Pd e reduce dall’esperienza nel Consiglio regionale della Lombardia. Nel 2009 Concordati ha dichiarato 111 mila e 401 euro lordi. Subito alle sue spalle Nicola Buonsante del Pdl con 98 mila e 297 euro lordi che precede di poco l’ex presidente della Provincia Lino Osvaldo Felissari con 96 mila e 465 euro, sempre al lordo delle tasse.

Al quarto posto di questa particolare classifica si trova Giacomo Arcaini dell’Udc che due anni fa ha totalizzato un guadagno di 88 mila e 290 euro, al quinto il presidente del Consiglio Massimo Codari con 81 mila e 967 euro. Nota di merito particolare (sempre sul fronte della trasparenza), va al neo entrato in assemblea Franco Pinchiroli, subentrato dal 21 marzo 2011 al consigliere regionale Fabrizio Santantonio tra i banchi del Partito Democratico ma già pronto a presentare la sua documentazione: nel 2009 aveva guadagnato 57 mila e 268 euro.

Il presidente della Provincia Pietro Foroni (Lega Nord), si è fermato a quota 52.219 euro. Un poco più in basso Alfredo Ferrari (Lega Nord) con 43.883 euro, Livio Bossi (Pdl) con 43.168 euro, Giuseppe Passerini (Lega Nord) con 39.345 euro, Luca Canova (Partito Democratico) con 36.764 euro. Seguono Ilaria Bruschi (Lega Nord) con 29.512 euro, Vincenzo Romaniello di Italia dei Valori con 23.626 euro, Domenico Monti del Pdl con 19.044 euro, Davide Secondo Cutti del Pdl con 16.490 euro. Sotto i 10 mila euro si è posizionato invece un blocco dei giovani del Pd che siedono in Consiglio: esattamente Andrea Signorini con 9.212 euro, Giulia Acquistapace con 8.192 euro, Mauro Soldati ex assessore provinciale e ora segretario provinciale con 6.020 euro e Margherita Fusar Poli con 1.170 euro. Infine menzione speciale a Francesco Cerri del Pdl: ha presentato la dichiarazione dei redditi, ma c’è scritto che ha guiadagnato zero euro.