Codogno, 19 maggio 2011 - Il neosindaco Vincenzo Ceretti prepara la squadra di Giunta e pensa alle priorità per i primi cento giorni. Ieri è rimasto in Municipio tutta la mattinata per le prime incombenze. Si è fatto guidare dal direttore generale del Comune per capire di più della macchina amministrativa.

Una delle prime cose che ha fatto è stata quella di farsi installare un pc nell’ufficio. Nei prossimi giorni incontrerà uno a uno gli 11 consiglieri comunali eletti in maggioranza per capire la disponibilità di ognuno a ricoprire i vari ruoli del puzzle istituzionale le cui caselle devono essere riempite. Con questa tornata amministrativa oltre al taglio dei consiglieri (da 20 a 16, è arrivata la scure anche sugli assessori che passano da 7 a 5).

Acquisito il ruolo di Roberto Nalbone come vicesindaco, erano altre quattro poltrone da assegnare: gli altri tre posti certi potrebbero essere Abramo Rossi, Viviana Stroher e Elisabetta Muggiasca. Resta difficile pensare che Mario Zafferri, risultato il più votato in assoluto (217 preferenze), possa rimanere fuori dai giochi. L’exploit di voti ha sorpreso lo stesso Zafferri («Non me lo aspettavo», ha dichiarato): dall’incertezza iniziale sulla sua candidatura, tenuto conto che, in un primo momento, lui stesso voleva farsi da parte dopo aver passato gli ultimi cinque anni come consigliere comunale uscente, si è passati al successo elettorale. Un altro candidato forte è pure l’avvocato Claudio Guzzaloni, secondo dopo Zafferri come consensi (185 voti). Inoltre non è escluso che Ceretti ricorra a qualche figura di consigliere al quale possa venire affidata qualche delega (Salvatore Di Mundo potrebbe essere in pole position).

Intanto, nei prossimi sarà fissata l’agenda del primo cittadino: martedì scorso, a precisa domanda, non ha voluto rispondere. Sicuramente però la gestione della fiera autunnale sarà un compito da avviare quanto prima: vi è un capitolo di bilancio da rimpinguare e l’affidamento a un professionista da effettuare per organizzare l’evento. Il rischio però è che la fiera rimanga a secco di fondi sovracomunali: in tale caso, sarebbe una iattura in quanto il budget si ridurrebbe sensibilmente.

Poi occorrerà prendere in mano il Piano di Governo del territorio, adottato dalla precedente amministrazione, ma che - in campagna elettorale - Ceretti aveva ribadito di voler cambiare radicalmente in quanto sovradimensionato e con un consumo di suolo eccessivo.