Marudo, 14 aprile 2011 - Dopo il rogo a Marudo sono state rilevate diossine. Dopo i primi campionamenti Flaminio Di Girolamo, direttore dell’Arpa di Lodi, dice: «Durante il rogo della Lodigiana Maceri in via Luna a Marudo sono andate distrutte 5.250 tonnellate di carta e 250 di materiale plastico non clorurato (polipropilene, policarbonato, polistirolo, polietilene, ndr). È emerso che non ci sono fibre di amianto, però nelle località Cascina Branduzza e Luna c’erano diossine ma in concentrazioni che vanno da poche unità a poche decine di picogrammi, cioè millimiliardesimi di grammo: 46 picogrammi e 6 per metro cubo d’aria. In via Manzoni, angolo via Luna, valori più elevati: 123 pg/mc. Ma nessun pericolo per la salute», ripete.

«La dose quotidianamente assimilabile, per una vita senza problemi va da 1 a 4 pg per chilogrammo di peso. Per un uomo che pesa 70 chili, la dose varia da 70 a 280 picogrammi al giorno. È evidente che a Marudo tali valori non sono stati raggiunti», assicura.

Il sindaco Claudio Bariselli aggiunge: «Coordinati dall’ingegnere Colletta, incaricato dalla Lodigiana Maceri e dall’Asl di Lodi, i tecnici di alcune ditte specializzate stanno incapsulando l’amianto presente sull’ala sinistra dei capannoni. Dopo lo smaltimento si procederà con lo smassamento dei rifiuti carbonizzati per spegnere definitivamente gli eventuali focolai sottostanti». I prelievi con fiale Draeger, per la rilevazione di sostanze irritanti come ammoniaca, aldeidi, idrocarburi, acido cloridrico e ammine, che possono svilupparsi in questi casi, erano stati immediati. Costanti anche i campionamenti successivi, valutando la direzione del vento e quindi, del fumo di combustione.