Lodi, 7 aprile 2011 - «L’America è una statua che ti accoglie e simboleggia libertà (…) per Silvia questa statua simboleggia solamente la prigione». Era il 1993 e Francesco Guccini cantava “Per Silvia”. Un omaggio che il cantautore emiliano faceva a Silvia Baraldini per chiederne l’estradizione. Sono passati 8 anni, la Baraldini è uscita di prigione, ma il suo nome suscita ancora polemiche.

Anche a Lodi, dove l’ex militante del movimento “19 maggio”, arriverà il 7 maggio invitata dall’Associazione Italia-Cuba. Motivo: un incontro a favore della liberazione dei 5 agenti dell’antiterrorismo cubano detenuti negli Stati Uniti da oltre 12 anni. Un mese prima della sua visita si alzano già polemiche.

«Indipendentemente che sia di destra o sinistra — afferma il vicecoordinatore provinciale del Pdl, Giancarlo Regali — credo che chi ha fatto parte dei gruppi estremisti degli anni di piombo non sia la persona più idonea e indicata per esternare il suo parere in materia di diritti umani. Sono perplesso».

L’assessore comunale alla Cultura Andrea Ferrari invece: «Non entro in merito della scelta. Il Comune non è coinvolto e l’associazione è libera d’invitare chi ritiene opportuno. Mi auguro che, parlando di diritti umani, anche chi ha a cuore l’isola faccia menzione alla situazione che vivono molti prigionieri politici a Cuba».