Ospedaletto Lodigiano, 28 marzo 2011 - Nuvola di fumo nel capannone dei rifiuti, un automobilista chiama i pompieri e scatta l’emergenza. Ieri pomeriggio alle 16.15 si è scatenato nuovamente il panico nell’area industriale di Ospedaletto Lodigiano. La stessa che, negli ultimi anni, ha visto scoppiare devastanti e inspiegabili incendi in più aziende specializzate nel trattamento dei rifiuti e dove, di conseguenza, è rimasta la paura. Questa volta ha preso fuoco un capannone in via Enrico Fermi dell’azienda Pulieco.

Ditta specializzata nella cernita, nel ritiro e trasporto di rifiuti non pericolosi, stoccaggio, bonifiche di siti contaminati. Lì a fianco sorgono il capannone della Lodigiana ambiente, divorato dalle fiamme a ottobre 2010 per cause ancora al vaglio degli organi competenti e Hobby garden. I vigili del fuoco sono intervenuti in massa, da Casalpusterlengo, Lodi e Sant’Angelo Lodigiano, per arginare quello che poteva essere l’inizio di un disastroso rogo. Sul posto un’autoscala, due autopompe e due autobotti.

La nuvola di fumo nero provocata dalla combustione si vedeva a chilometri di distanza. I pompieri hanno però isolato subito le fiamme riuscendo a limitare la combustione al centro della struttura interessata. Sono andati in fumo circa sei metri quadrati per sei d’immondizia (il così detto secco domestico) e il peggio è stato scongiurato. Spento il fuoco, si è provveduto a raffreddare i rifiuti carbonizzati e a smassarli. Questo per evitare si accendessero nuovi focolai.

Il capannone non avrebbe subito danni e così i 5 camion Iveco parcheggiati nel cortile esterno (ma poco distanti dall’ingresso dello stabile e quindi dal fuoco). Sul posto i carabinieri e l’Arpa che, in serata, ha fatto sapere: «Sono andati in fumo rifiuti accumulati tra venerdì e sabato.

L’incendio è stato spento in un’ora e mezza, nessun problema per l’aria. Le acque di spegnimento sono state interamente raccolte negli appositi vasconi, quindi per l’ambiente non ci sono pericoli». L’assessore all’ambiente Giovanni De Carli, si è affrettato a raggiungere la Pulieco e così il sindaco Eugenio Ferioli che ha detto: «Quando ho visto una fitta nuvola di fumo nero alzarsi verso Livraga e sentito odore di plastica bruciata, ho pensato fosse risuccesso il peggio. Invece per fortuna, è stata autocombustione. Il dipendente della ditta che ha le chiavi del capannone mi ha spiegato l’accaduto. Venerdì si è rotto il macchinario che fa le “balle“ di rifiuti e così quel mucchio di immondizia è rimasto lì due giorni invece di essere trasferito. Poi ha fermentato e fatto questo brutto scherzo».

L’autocombustione è certa anche per i carabinieri. Comunque i pompieri, rimasti sul posto fino alle 19, porteranno avanti accertamenti per escludere qualsiasi altra ipotesi.