Mulazzano, 24 febbraio 2011 - Tre persone sono state arrestate dal nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Monza per furto e ricettazione di arredi sacri. L’operazione è scattata martedì pomeriggio dopo le 14 quando Massimo Tufariello, 44 anni, e Arnaldo Carlo Costan, 65 anni, entrambi di Milano, sono arrivati a bordo di una Volkswagen Golf nel Lodigiano per incontrare Roberto Giusti, originario di Milano ma domiciliato a Mulazzano in via Pandina, nella sua abitazione.

I primi due indagati sono accusati di furto e concorso, Giusti di ricettazione. I militari erano sulle tracce dei tre e una volta individuato il gruppo riunito a casa di Giusti hanno fatto irruzione perquisendo l’abitazione palmo a palmo, così come l’auto dei due milanesi.

Nella vettura sono stati trovati e sequestrati numerosi attrezzi da scasso tra cui un’asta telescopica, pappagalli, cacciaviti e altro. Poi, nel garage del mulazzanese, i carabinieri avrebbero scoperto numerosi arredi sacri come dipinti di Santi, crocefissi, una piccola teca in legno, leggii, candelabri e altro materiale di valore per un importo da quantificare. Costan e Tufariello hanno dichiarato alle forze dell’ordine che «tutto avveniva su commissione». Secondo gli inquirenti, attualmente impegnati a stabilire la provenienza di tutti gli oggetti di valore sequestrati nel Lodigiano, Costan e Tufariello sarebbero gli autori di una serie di furti compiuti nelle chiese del Nord Italia.

In particolare i due uomini dovranno rispondere della sparizione di due greche dorate laterali e una testa di angelo in oro dalla chiesa Santa Maria di Chiavenna e di sei candelabri in argento dalla chiesa Santi Cipriani Giustino di Lecco. Razzie risalenti agli ultimi anni. Non è escluso che la banda possa aver agito anche nel Lodigiano e - più di recente - nel Pavese. I tre indagati sono stati rinchiusi nel carcere di via Cagnola a Lodi in attesa del processo per direttissima che ha avuto luogo ieri alle 15.30 nel Tribunale di Lodi.

I due milanesi, pregiudicati, sono stati rimandati in carcere dal giudice mentre Giusti è scato scarcerato con l’obbligo di firma. I carabinieri di Monza avevano scovato un presunto ladro di beni sacri a Lodi, antiquario di 50 anni, anche il 24 novembre. I colpi attribuiti a lui e a un collega di Vigevano erano stati due. Gli si contestava la sparizione delle stazioni della Via Crucis del XIX secolopresenti nella chiesa di San Giacomo Apostolo di Cascine Strà, frazione alle porte di Vercelli, colpita il 27 maggio del 2008 e l’archivio parrocchiale costituito da 10 volumi di cronache ecclesiastiche e 462 documenti antichi. La refurtiva, bottino da 50mila euro, era stata trovata nei magazzini dei due antiquari poi denunciati a piede libero per ricettazione e «acquisto di cose di sospetta provenienza».