Lodi, 15 febbraio 2011 - Parte l'avventura della contestata centrale a turbogas realizzata da Sorgenia sull’area ex Gulf di Turano e Bertonico. A dispetto dei “rumors” che davano l’avvio commerciale dell’impianto tra una decina di giorni la società del gruppo Cir ha affrettato tutti i tempi e ha deciso di accendere già da oggi le turbine. Quello di Turano e Bertonico è il terzo impianto a ciclo combinato alimentato a gas naturale realizzato da Sorgenia in Italia (dopo quelle avviate a Termoli nel 2006 e a Modugno nel 2010). Da novembre erano state avviate le prime prove di funzionamento. La centrale ha una potenza di circa 800 Megawatt (MW) e produrrà annualmente circa 3 miliardi di kilowattora (kwh) di energia elettrica.

L’investimento di Sorgenia è stato di circa 450 milioni di euro. La nuova centrale termoelettrica lodigiana (che si va ad aggiungere a quella di Eon accesa pochi chilometri più a nord a Montanaso e Tavazzano), si estende su 150 mila metri quadrati ed è composto da due turbine alimentate a gas naturale e da una turbina a vapore. La centrale è dotata anche di una linea elettrica ad alta tensione di 1,6 km e di un metanodotto di 6 km per il collegamento alle reti nazionali.

I lavori, durati circa 24 mesi, sono stati fatti da Ansaldo Energia. L’impianto — dice l’azienda — darà lavoro a 50 persone tra dipendenti e indotto. Sorgenia si è impegnata a ridurre ulteriormente rispetto ai valori autorizzati le emissioni di ossido di azoto di oltre 15%, le emissioni di monossido di carbonio del 90% e il prelievo idrico del 70%. In vista del funzionamento dell’impianto ha poi siglato una convenzione con la Provincia e alcuni comuni che prevede investimenti per 25 milioni di euro.

«Auguriamo a Sorgenia uno sviluppo commerciale nel pieno rispetto degli obiettivi societari e degli accordi sottoscritti» — commenta il presidente della Provincia Pietro Foroni —. Vigileremo affinché la convenzione venga integralmente rispettata. L’auspicio è che ora si ottenga quanto stabilito, cioè la fornitura di calore a costo di produzione per gli impianti che si insedieranno nella zona». «Le emissioni in atmosfera sono nei limiti di legge e ci mancherebbe altro — dichiara invece il sindaco di Turano Umberto Ciampetti —. Nella recente riunione al ministero per il rinnovo della Autorizzazione integrata ambientale (Aia), abbiamo chiesto catalizzatori in grado di abbattere ulteriormente le emissioni in atmosfera. Auspichiamo una centrale ad impatto zero sull’ambiente».