Lodi, 9 febbraio 2011 - Aumenta l’evasione fiscale in provincia di Lodi, ma anche la quantità di “nero” emerso, con la scoperta di imponibili sottratti a tassazione per oltre 101 milioni di euro (+127% rispetto al 2009), un’evasione di Iva per oltre 19,5 milioni di euro (+ 17%) e Irap per oltre 14 milioni di euro.

A certificarlo è il rapporto della Guardia di Finanza sull’anno 2010, presentato ieri dal comandante provinciale, colonnello Michele Patrone, dal comandante del Nucleo di Polizia tributaria Giuseppe Molorolo e dal capitano Alessandro Pompili, comandante della Compagnia di Lodi. «Nel corso dell’anno sono stati svolti 770 tra controlli e verifiche fiscali — hanno spiegato i tre comandanti —. Questi hanno permesso tra l’altro di individuare 26 evasori totali, che avevano nascosto al fisco circa 23 milioni di euro di imponibile, con un aumento rispetto allo scorso anno del 145%. Circa il 20% sono artigiani o liberi professionisti, ma le categorie a cui appartengono sono abbastanza variegate. Sono inoltre stati scoperti anche 75 lavoratori irregolari, di cui 45 completamente in nero». Ogni intervento è aumentato come resa del 123%, grazie alla migliore qualità delle verifiche effettuate.

In aumento anche le violazioni fiscali, che hanno portato alla denuncia di 29 persone e fatto scoprire false fatture per oltre 115 milioni di euro, con una crescita del 79% rispetto al 2009. Sette i denunciati per bancarotta fraudolenta, per più di 2 milioni di euro di fondi mossi illecitamente. Altre 15 persone e 5 società sono state denunciate per reati legati al trasferimento di denaro contante, oltre 14,5 milioni di euro, con sanzioni dall’1 al 40% degli importi trasferiti. In aumento anche i rilievi sui classici scontrini fiscali: su 2.300 controlli, ben 426 hanno riscontarto irregolarità, con un aumento del 58% rispetto all’anno precedente.

Sul fronte del contrasto al traffico di stupefacenti 84 le persone verbalizzate, di cui 17 arrestate, 13 denunciate e 50 segnalate al Prefetto per complessivi 983 grammi di sostanze sequestrati. «Nel territorio il mercato principale è quello dei derivati della marijuana — spiega Molorolo —, al secondo posto la cocaina, che si trova a prezzi sempre più bassi mentre aumenta la disponibilità finanziaria dei giovani che si lasciano così tentare dall’acquisto. Stabile invece l’eroina, che pareva essere tornata di tendenza all’inizio dell’anno». Un altro fenomeno da affrontare a Lodi è l’affitto.

«Ambedue le sedi del corpo, in via Vistarini e in viale delle Rimembranze — dicono i vertici delle Fiamme Gialle — hanno canoni ingenti che potrebbero essere risparmiati se si trovasse un accordo col Comune di Lodi per la concessione di qualche edificio del demanio. Ora si parla di un trasferimento all’ex linificio di piazzale Forni, dove ha sede l’Agenzia delle entrate, in un locale che sarebbe da ristrutturare. Speriamo di ricevere presto qualche buona notizia dal Comune».