Lodi, 28 gennaio 2011 - Studenti incantati dall’incontro al Teatro alle Vigne. Per la Giornata della Memoria, lo storico Angelo Del Boca ha raccontato i crimini compiuti dalle truppe italiane in Africa durante l’espansione coloniale, dalla Libia all’Etiopia.

L’incontro, dal titolo «Campi di concentramento, deportazioni e discriminazioni razziali nel colonialismo italiano», è stato organizzato dall’Istituto lodigiano per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, dalle sezioni provinciali dell’Anpi e dell’Associazione nazionale ex deportati.

Proiettati spezzoni del film Lion of the desert, pellicola del 1980, mai uscita in versione integrale in Italia perché censurata dall’allora sottosegretario agli Esteri Raffaele Costa che la definì lesiva per l’immagine dell’esercito italiano. «Questo film è maestoso e occorre ricordarlo — ha detto Del Boca —. Semplicemente racconta la storia per quel che è stata. Gli italiani in Africa commisero brutalità: un libico su 8 venne ammazzato».

L’incontro, condotto dallo storico lodigiano Ercole Ongaro ha poi portato Angelo Del Boca a raccontare ciò che furono i campi di concentramento italiani in Africa e l’uso sistematico del gas iprite durante l’occupazione etiopica. Momenti di forte suggestione hanno suscitato nei giovani spettatori anche i ricordi personali dello storico, dalla lotta partigiana ai viaggi in Africa come inviato speciale della Gazzetta del Popolo.