Codogno, 19 ottobre 2010 - Tragedia nella notte tra sabato e domenica lungo la provinciale 108 che collega Codogno a Cavacurta. Un uomo che stava camminando a piedi ai bordi della strada è stato investito ed è morto praticamente sul colpo. La sua identità è stata a lungo ignota in quanto addosso non aveva documenti.

Poi ieri pomeriggio il mistero si è svelato e si è scoperto che la vittima era P.K., lettone di 38 anni residente a Fombio. Per tutta la mattinata di ieri c’erano stati forti dubbi con i carabinieri più propensi a pensare che si trattasse di un uomo dell’Est Europa, presumibilmente romeno o lituano, mentre chi lo aveva soccorso riferiva che la sua carnagione lasciava ipotizzare una provenienza dall’Egitto o dal Nord Africa. L’incidente è avvenuto poco prima dell’una di notte. Lo straniero è stato travolto da un furgone Mercedes di colore bianco al cui volante si trovava T.A.M., un polacco di 28 anni residente a Codogno e risultato positivo all’alcol test. Il giovane si stava dirigendo da Cavacurta verso Codogno.

 

La collisione è avvenuta esattamente a poco più di 200 metri dall’incrocio con la circonvallazione cittadina, in un punto particolarmente buio. In quel momento stava piovendo a dirotto e questo peggiorava ancora di più la visibilità. L’automobilista polacco dopo aver urtato l’uomo ha accostato ed è tornato sui suoi passi. Ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i volontari della Croce Rossa di Codogno, un’auto medica del 118 partita dall’ospedale di Casalpusterlengo e i carabinieri del nucleo radiomobile di Codogno. I soccorritori hanno cercato in tutti i modi di rianimare l’uomo trovato in mezzo all’asfalto. Purtroppo, nonostante i ripetuti massaggi cardiaci, non c’è stato nulla da fare. L’urto aveva provocato un grave trauma cranico e altre fratture che si sono rivelate troppo pesanti. Intanto il traffico sulla provinciale è rimasto interrotto per parecchio tempo.

I carabinieri hanno sottoposto il 28 enne polacco all’esame con l’etilometro per verificare il suo stato di ubriachezza. É emerso che T.A.M. aveva un tasso alcolemico nel sangue di 0,98 grammi su litro rispetto allo 0,50 consentito. Era quindi un po’ ubriaco. Nel frattempo si è cercato anche di capire chi era la vittima. Non aveva documenti. Aveva solo un telefono cellulare ed è proprio facendo scorrere i nomi memorizzati nella rubrica che i carabinieri avevano ipotizzato la sua provenienza da Romania o Lituania. La salma è stata portata alla camera mortuaria di Codogno a disposizione della Procura. Ieri pomeriggio il fratello del 38 enne si sia rivolto alle forze dell’ordine non vedendolo rincasare e così il giallo si è risolto. Il furgone è sotto sequestro.