Attori e reporter: i bambini del progetto 'Pronto nonno'

Codogno, è positivo il primo bilancio dell'iniziativa partita ad aprile per mantenere ben saldi i rapporti generazionali

I volontari col sindaco

I volontari col sindaco

Codogno (Lodi), 25 luglio 2016 - Relazione di metà mandato "convincente" per il progetto 'Pronto nonno' di Codogno. Partito ad aprile il progetto sta mano a mano affondando le proprie radici nella comunità codognina. "È un'iniziativa importante per tramandare quel rapporto nonno-nipote che sta svanendo - ha spiegato il sindaco Francesco Passerini -. I rapporti generazionali vanno mantenuti ben saldi per preservare quella tradizione e quella conoscenza che tornerà poi utile ai bambini quando cresceranno. Inoltre gli insegnamenti dei nonni possono permetterci di mantenere in futuro una società sana come era la loro". Molto soddisfatta anche l'assessore alle Politiche sociali Raffaella Novati, che ha spiegato come "l'aspetto fondamentale di questo progetto è sociale. Da una parte abbiamo infatti l'anziano che mette a disposizione le sue conoscenze e il suo tempo. Dall'altra abbiamo i bambini disposti ad assimilare divertendosi questo insegnamento".

Ma cos'è e chi partecipa a questo progetto 'Pronto nonno'? A spiegarlo è Marcella Incerti, responsabile area infanzia-famiglia per il Comune. "L'idea di partecipare a questa iniziativa non proviene tanto da noi, ma dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che ci ha contattati perché siamo stati individuati come Comune 'portatore sano' dei rapporti di buona pratica familiare per gli scambi generazionali nel territorio". Una valutazione che li ha portati ad aderire "alla rete di conciliazione famiglia-lavoro di Regione Lombardia - continua Incerti -. Da aprile è quindi partito un progetto che man mano ha coinvolto anche le associazioni volontarie codognine. Purtroppo con la fine delle scuole non si poteva portare avanti l'iniziativa all'asilo nido comunale Mondobambino. Così il professor Arturo Caccico, gestore dell'Associazione Sport Codogno che cura il centro estivo Il Girasole, ci ha fornito la 'base operativa' su cui continuare il progetto".

Sono tre in particolare i nonni (anche se non tutti hanno ancora avuto la gioia di avere dei nipoti) che hanno accettato di partecipare all'iniziativa: Angela Vitali, Angelo Marzatico e Gisella Arci. Questi primi tre volontari hanno fatto da apripista ideando delle attività che poi hanno portato al coinvolgimento di altre persone, formando cosi dei sotto progetti all'ideale iniziale di 'Pronto nonno'. Il terzetto infatti, insieme al presidente della Pro Loco locale Paolo Grecchi, ha trasformato i bambini in piccoli attori mettendo in scena un'opera teatrale. "Inizialmente doveva essere in dialetto - spiega Chiara Marina Riboldi, direttrice del centro estivo -, ma per il poco tempo a disposizione i volontari l'hanno 'tradotta' in italiano". Oltre al teatro però Giuseppe Vecchietti, papà della Ciclolonga delle Rose e membro dell'associazione 'Amici dello Zinghetto', si è impegnato a riportare in auge tra i bambini, soprattutto i più piccoli, i giochi di un tempo.

Per concludere Pino Pagani plasmerà i suoi alunni facendoli diventare dei provetti reporter insegnandogli tutti i misteri della fotografia e della ripresa con la videocamera, aiutandoli anche a pubblicare il giornalino del centro ('Il nostro Pinocchietto'). Progetti che verranno poi illustrati a tutti venerdì durante la festa del centro estivo, nel plesso della scuola dell'infanzia Resistenza, alle 21. Un progetto che terminerà poi tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, ma che "sicuramente, se la rete conciliazione ci darà l'opportunità, ripeteremo con grande disponibilità" conclude Incerti.