Rapinato, legato e sequestrato: incubo per un camionista vittima di una gang di banditi armati

Pistola puntata addosso, è stato legato a Melegnano e rilasciato a San Rocco di Mario Borra

Una pistola

Una pistola

San Rocco al Porto (Lodi), 24 ottobre 2014 - Rapinato, legato e sequestrato. Brutta avventura per un camionista italiano, originario del Piemonte, di 40 anni, che nella tarda serata di mercoledì è rimasto vittima di una gang di malviventi che, in prossimità dell’ingresso dell’autostrada a Melegnano, è entrata in azione con un vero e proprio blitz. Il camionista, avvicinato da tre sconosciuti, uno dei quali armato di pistola, non è riuscito a entrare in A1 ed è stato invece costretto ad aprire la portiera facendo entrare i banditi i quali erano giunti sul posto con una loro motrice. Mentre uno di loro minacciava il 40enne con la pistola, i complici hanno staccato il rimorchio, che il conducente aveva appena caricato al deposito Dhl di Carpiano. Quindi, lo hanno agganciato alla loro motrice e se ne sono andati. 

L'uomo sequestrato è stato legato per le mani e condotto in giro fino a quando non è arrivato il segnale convenuto: la refurtiva era stata portata in un luogo sicuro. A quel punto, il 40enne è stato abbandonato a San Rocco al Porto all’interno della cabina del suo mezzo: l’uomo, attorno a mezzanotte, è riuscito a slegarsi e a chiedere aiuto a un passante nella zona di via Papa Giovanni XXIII. 

Poco dopo, una pattuglia dei carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano ha rinvenuto il rimorchio rubato nella zona di Borgo san Giovanni, segno che i ladri avevano percorso l’autostrada ed erano usciti al casello di Pieve Fissiraga. Il cassone non era stato svuotato completamente: mancavano solo alcuni colli contenenti attrezzatura elettronica. Forse i ladri sono stati disturbati o, probabilmente cercavano solo merce particolare e specifica. Una volta trovata, si sono dileguati senza lasciare tracce.  Un “caso fotocopia” era avvenuto il 23 settembre dello scorso anno, quando un camionista 40enne romeno fu rapinato del carico a Cerro al Lambro e, dopo essere stato preso in ostaggio, scaricato a Casalpusterlengo vicino alla via Emilia. 

mario.borra@ilgiorno.net