Bellisolina ai privati per evitare il default: per i lodigiani possibili risparmi sui rifiuti

La cessione dell'impianto di trattamento di Montanaso porterebbe a un risparmio di 1,258 milioni di euro all’anno. Di questo e dei conti della Provincia si è parlato nel consiglio provinciale dell'altra sera

L’ingresso dell’impianto di Bellisolina a Montanaso Lombardo

L’ingresso dell’impianto di Bellisolina a Montanaso Lombardo

Lodi, 1 aprile 2015 - Un risparmio per le tasche dei lodigiani di 1,258 milioni di euro all’anno nella gestione dei rifiuti, e l’ipotesi, per ora tutta da verificare, per la Provincia, di riuscire a portare a 2,5 milioni di euro, rispetto ai tagli annunciati per 9,5 milioni (pari all’84% dei trasferimenti), il proprio disavanzo, evitando così un temuto, imminente, default. E’ quanto è emerso ieri sera dal consiglio provinciale che prevedeva, come unico argomento all’ordine del giorno, la cessione di quote di Bellisolina (tramite Eal spa), impianto di trattamento rifiuti di Montanaso.

All’inizio di seduta, però, il presidente Mauro Soldati ha aggiornato i consiglieri sulle prospettive economiche alla luce degli accordi nazionali e regionali in fase di trattativa: "Il Governo ha aperto una finestra per ritarare il prelievo dai territori, tenendo conto delle condizioni socio economiche di ciascuno. Dato che il reddito pro capite a Lodi è di 16mila euro rispetto ai 29mila di Milano, si è ipotizzato un riequilibrio per cui il prelievo della Finanziaria per la Provincia passerebbe da 6 a 3,2 milioni. Il decreto del Governo dovrebbe contenere anche una nota con la probabile sospensione, per il 2015, di quota capitaria e quota interessi dei mutui: per noi significherebbe liberare 2,2 milioni di euro. Dai 9,5 milioni, necessari per pagare il personale e far funzionare i servizi, scenderemmo dunque ad un importo di 4,5 milioni. A questo punto, se la Regione dovesse farsi carico della metà del personale (per 3,5 milioni) assumendosi delle funzioni delegate (e trattenendo però in questo caso 1,4 milioni legati alle funzioni stesse), potremmo teoricamente scalare altri 2 milioni: saremmo ancora ‘fuori’ di 2,5 milioni, cifra ben diversa dai 9,5 attuali". Bisogna però attendere gli atti. Tutto, anche le liste dei dipendenti in sovrannumero, verrebbe rinviato a fine maggio, insieme al bilancio.

La criticità sui servizi resta alta, basti pensare al taglio erba sulle provinciali. "Comunque – ha aggiunto Soldati – siamo riusciti a coprire l’assistenza ai disabili alle superiori fino a fine anno scolastico". Sulla vendita di quote di Bellisolina, per 200 mila euro (incassati da Eal), al socio privato A2a, Soldati ha sottolineato la riduzione del costo dei rifiuti da 125 a 91 euro a tonnellata delle 37 annuali prodotte dal Lodigiano. A2a si farà carico del passivo attuale di 4 milioni di euro e pagherà alla Provincia, a rate ma con interessi, dal 2017 per 13 anni, un debito pregresso di 284mila euro, per quote annuali non più versate dal 2011 (Eal deve invece per servizi 70 mila euro a Bellisolina)

Ed è iniziata con l’uscita polemica dall’aula consiliare del capogruppo del Movimento cinque stelle Angelo Caccialanza l’audizione del presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati, ieri sera in consiglio comunale a Casale. "La situazione si è subito messa in salita da quando ci siamo insediati ad ottobre – ha detto ieri Soldati – a dicembre avevamo un grosso problema del rispetto del patto di stabilità". Soldati ha inoltre fatto riferimento agli insediamenti della nuova logistica ad Ospedaletto e all’allargamento del Lidl che "potrebbero immettere sul territorio circa 70-80 milioni di euro".