Scandalo piscine, nessuno vuole gestire la Belgiardino

E' andata deserta la gara con cui il Comune aveva invitato undici società sportive. E l'impianto resta chiuso

La piscina Belgiardino

La piscina Belgiardino

Lodi, 29 giugno 2016 - La gara per l'aggiudicazione della piscina del Belgiardino è andata deserta: oggi alle 12 è scaduto il termine per la presentazione delle offerte da parte dei soggetti privati invitati dal Comune tramite procedura negoziata (undici società sportive del settore, tra cui le lodigiane Wasken Boys, Fanfulla 1874 Nuoto, Sky Line di Casale; le altre erano milanesi, pavesi, bresciane, veronesi) ma nessuno ha ritenuto di prendervi parte.

Ora l'amministrazione comunale afferma in una nota di essere "impegnata a definire le modalità che, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, possano risultare maggiormente funzionali a perseguire l'obiettivo di giungere nel più breve tempo possibile all'aggiudicazione della concessione e all'apertura al pubblico dell'impianto". 

Dopo l'annullamento dell'appalto che ha portato in carcere per turbativa d'asta il sindaco Simone Uggetti, l'avvocato Cristiano Marini e che ha visto rinviati a giudizio immediato altre due persone, il Comune aveva già deciso di tenere chiusa la piscina Concardi di via Ferrabini ma aveva tentato, con questa procedura, di far aprire almeno le piscine (quella standard più quella per i piccoli) all'interno del parco del Belgiardino. In tanti ritenevano che difficilmente una società sportiva avrebbe investito nella pulizia e nell'avvio dell'impianto ai primi di luglio, quasi a metà stagione. E così è stato. A oggi l'unica piscina aperta in città è la Faustina (coperta e scoperta), gestita da Sporting Lodi, società che aveva vinto l'appalto per l'aggiudicazione estiva di Belgiardino e Concardi, poi annullato dopo gli arresti.